Salute, i punti salienti del Patto
Se alla Leopolda, patria della elaborazione delle politiche dell’esecutivo, si discute di sanità producendo in una stringata sintesi, una ricetta per l’organizzazione delle politiche per la salute in sette punti, nella legge di stabilità numerose sono le norme che riguardano i temi socio-sanitari. Per quanto attiene al Patto per la Salute, documento di programmazione per il prossimo triennio 2014-2016, esaminiamo per primo il finanziamento del Servizio sanitario nazionale pari a 112.062.000.000 euro per l’anno 2015 e in 115.444.000.000 euro per l’anno 2016. Ai medici di medicina generale, considerati il futuro pilastro della sanità territoriale, dal 2015 andranno borse di studio per la formazione specifica per un importo pari a 38,735 milioni mentre quelli destinati all’assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale di milioni ne andranno 30,990. Consideriamo ora i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, secondo ma non secondario perno attorno cui ruota la sanità delle regioni. L’accertamento da parte della regione, del mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali, costituisce per il direttore generale grave inadempimento contrattuale e comporta la decadenza automatica dello stesso. La verifica del conseguimento, da parte dei direttori generali, degli obiettivi in oggetto, costituisce adempimento ai fini dell’accesso al finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale nell’ambito del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea. Ce n’è anche per i presidenti delle regioni in piano di rientro. Non possono più essere nominati commissari ad acta per la sanità e il commissario deve possedere un curriculum che evidenzi qualificate e comprovate professionalità, esperienza di gestione sanitaria, in base ai risultati in precedenza conseguiti. Niente più spazio all’approssimazione. Sarà compito del commissario ad acta, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano di rientro specificati nei singoli contratti dei direttori generali, proporre la decadenza degli stessi, dei direttori amministrativi e sanitari degli enti del Servizio sanitario regionale, con provvedimento motivato. Prevista inoltre, entro il 31 dicembre 2015, la revisione del prontuario farmaceutico sulla base del criterio costo/beneficio ed efficacia terapeutica prevedendo prezzi di riferimento per categorie terapeutiche omogenee. Una stretta sul personale dichiarato inidoneo alla mansione specifica: dal 1 gennaio 2015 è prevista la verifica straordinaria con accertamento delle condizioni da parte del servizio medico-legale dell’Inps, con possibilità di ricollocazione alle precedenti mansioni per chi sarà ritenuto idoneo o, in alternativa, con la messa in mobilità.