Dopo i Bollini rosa, che premiano gli ospedali attenti alla salute femminile, non poteva mancare il complementare Bollino azzurro per il sesso maschile, riconoscimento che dal 2022, nell’ambito della medicina di genere, viene assegnato agli ospedali che assicurano un approccio interdisciplinare nelle terapie dedicate al tumore alla prostata, una patologia che in Italia colpisce 564.000 uomini con circa 36.000 nuove diagnosi ogni anno. Ad attribuire l’ambito riconoscimento è la Fondazione Onda “Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere”, organizzazione attiva da anni nel monitoraggio della sanità di qualità. Nella seconda edizione dell’evento, che ha cadenza biennale, sono 156 gli ospedali che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento, tra questi il San Camillo di Roma, con l’Unità operativa di Urologia. Palpabile la soddisfazione di Paolo Emiliozzi, direttore del servizio, che commenta: “Da anni siamo all’avanguardia con tecniche mininvasive, chirurgia robotica, laparoscopia ed endourologia. Abbiamo quasi completamente eliminato la chirurgia a cielo aperto per gli interventi complessi, riducendo i tempi di recupero e migliorando i risultati oncologici. Questo riconoscimento ci sprona a proseguire su questa strada, con un obiettivo chiaro: garantire ai pazienti la migliore qualità di vita possibile”. Un risultato che si colloca in un ambito, quello della Chirurgia dell’ospedale sulla Gianicolense, che vanta una riconosciuta tradizione di qualità e competenza, considerato l’elevato livello delle prestazioni. In particolare, l’unità operativa urologica si caratterizza per la chirurgia mininvasiva, robotica e laparoscopica. Il reparto è altamente specializzato anche nel trattamento della calcolosi urinaria e nella chirurgia ricostruttiva complessa. Prestazioni che, unite a quelle di altre divisioni, fanno del nosocomio un polo di riconosciuta qualità nel panorama sanitario romano, che si distingue per l’approccio assistenziale multidisciplinare, le tecnologie avanzate, percorsi di cura innovativi, senza mai perdere di vista il benessere del paziente. Accesso ai servizi, accoglienza dei pazienti, diffusione di una corretta informazione sulla prevenzione sono le caratteristiche che hanno guidato la scelta per l’attribuzione del Bollino azzurro e che vanno sempre di più diffondendosi nei presidi sanitari italiani in ambito uro-andrologico. Un segnale che lascia ben sperare per l’accessibilità e il miglioramento delle cure.

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