Salute mentale, l’attivismo dei pazienti
É stato un proficuo appuntamento quello svoltosi nella capitale il 20 e 21 marzo, presso il centro congressi di via dei Frentani, per il VII Forum Nazionale sulla Salute Mentale. A celebrare il decennale dalla fondazione del Forum, esperti, associazioni di pazienti, i pazienti stessi per “riflettere su quanto accaduto in questi anni, soffermandosi in particolare sui protagonisti, i soldi mal spesi, la situazione degli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), le buone e le cattive pratiche. A tale riflessione si è accompagnata la denuncia per le crescenti difficoltà che attraversa il settore, con la mancanza della presa in carico della persona e della famiglia da parte del contesto. Intento degli organizzatori è, in primo luogo, quello di connettere la vasta rete che si è sviluppata in questi dieci anni intorno al Forum con il crescente protagonismo degli utenti e degli operatori. Altro obiettivo è cercare interlocutori istituzionali e amministrativi che rendano possibili nuove e incisive politiche e soprattutto investimenti nel campo della salute mentale, da elevare ormai al rango di bene comune come avviene in altri paesi europei. Tra le situazioni su cui è necessario riflettere la drammaticità della contenzione; il difficile percorso di chiusura degli OPG rinviata al 2014; lo stravolgimento nell’uso piatto e banale di strumenti di garanzia come il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e l’Amministrazione di sostegno. Destano inoltre preoccupazione la persistenza delle psichiatrie della pericolosità e l’uso sconsiderato del farmaco, elementi che impediscono il protagonismo e la possibilità di reinserimento nella vita sociale. Non secondarie a tale dissesto, secondo gli organizzatori, “sono da considerare le politiche regionali che hanno portato alla devastazione nell’organizzazione dei servizi”. Dall’altra parte si rileva invece, “con gioia la crescente partecipazione delle persone all’esperienza del disturbo mentale secondo un protagonismo attivo, autonomo e indipendente. Ma anche il coraggio e la capacità di essere sulla scena di tanti operatori, a conferma del loro ruolo centrale nei servizi di salute mentale”. Tra gli elementi positivi, inoltre, la nascita, all’interno del lavoro del Forum, della collana editoriale “legge 180, archivio critico della salute mentale”, ormai giunta al sesto volume, che intende proporre testi e alimentare la discussione e l’analisi su tali tematiche. Venerdì 22 marzo, a convegno concluso, presso il Santa Maria della Pietà – Museo Laboratorio della Mente, è stato presentato l’ultimo testo della collana, “‘Guarire si può – Persone e disturbo mentale”, che conclude il lavoro di una ricerca sui processi di recovery svolta nei servizi di salute mentale di Trieste.