Salute mentale: poche risorse, servizi allo sbando
Petizioni e interrogazione alla Camera per il Cim di Velletri-Lariano
Salute mentale, la Cenerentola della sanità. Sono 16 milioni, in Italia, i cittadini che convivono con un disturbo mentale. Tra questi, ogni anno circa due milioni chiedono un consulto ai Centri di igiene mentale pubblici, disciplinati dalla legge di Riforma sanitaria 833 del 1978, ma soltanto 400 mila ricevono una risposta adeguata. Del Fondo sanitario nazionale, ben poco arriva al comparto della salute mentale che, ad oggi, gode del solo 2,5 per cento della spesa sanitaria totale. Ė inevitabile che ciò si riverberi sulla carenza di personale e, le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica – Dpr 10 novembre 1999 – che prevede almeno sei medici psichiatri ogni 100mila abitanti, sono rimaste sulla carta, non potendo contare su alcun investimento preciso. Una situazione che affligge tutta Italia e che, di recente, vede nel Lazio, precisamente nel Centro di salute mentale di Velletri-Lariano di via Ariana 26, intitolato al medico Claudio Tata, un punto di estrema criticità. Dal dicembre 2022 la struttura ha iniziato a subire un ridimensionamento progressivo del personale, fino a registrare, a partire da luglio 2024, la presenza di un unico medico psichiatraa tempo pieno, per un bacino di utenza di 70mila residenti. Sebbene il sito aziendale della Asl Roma 6 e una targa sul cancello (nella foto), indichino ancora i vecchi orari. Inevitabile la soppressione dei servizi medici e psichiatrici, ora trasferiti al distretto sanitario di Ariccia, che dista poco meno di 15 chilometri e la riduzione degli accessi dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14, con l’eccezione del lunedì e giovedì, con apertura dalle 14 alle 18, come precisa un foglio di carta affisso di recente. Severa la contrazione delle risposte ai bisogni di salute della collettività, specie se si considera l’incremento di richiesta del 45 per cento del dopo Covid, rilevato da un rapporto delle Asl del Lazio per la fascia di età che va dai 18 ai 25 anni. Per questo da tempo sono in corso proteste da parte dei cittadini, con raccolte di firme, l’ultima delle quali su una importante piattaforma digitale, con la richiesta della riapertura a pieno regime del centro. Parola d’ordine “la salute mentale non è un capriccio”, slogan da cui ha preso le mosse l’interrogazione parlamentare presentata da Filiberto Zaratti. Nel testo, il deputato di “Alleanza verdi e sinistra” ha rilevato come “la crisi che affligge il Centro di salute mentale di Velletri e Lariano rappresenta un campanello d’allarme non solo per i residenti del Castelli Romani ma per l’intero sistema territoriale”. Una delle innumerevoli piaghe che la Regione Lazio guidata da Francesco Rocca – che ha la delega alla sanità – dovrà prima o poi risolvere, considerato il cospicuo investimento, pari a 661,5 milioni di euro annui per il reclutamento del personale sanitario, che lo stesso presidente reputa “il più imponente degli ultimi 20 anni”.