San Filippo Neri: un ospedale con una grande tradizione, che aspira a riconquistare il posto d’onore che gli spetta, tra i nosocomi romani. Un sicuro punto a favore è l’attivazione del nuovo servizio di emodinamica e la dotazione dell’acceleratore lineare, apparecchiatura all’avanguardia nel campo dell’oncologia. Dal 3 luglio inizia un nuovo corso per i reparti di cardiologia e radioterapia sicuri punti di riferimento per il quadrante nord di Roma e per tutto il bacino di utenza dei comuni limitrofi. Il servizio di emodinamica è stato completamente rinnovato, sia dal punto di vista tecnologico che impiantistico. Oggi la nuova sede, di circa 600 metri quadrati, è munita di due nuove sale di ultima generazione e di una sala di attesa/risveglio per i pazienti. Tutti gli ambienti dispongono delle più moderne tecnologie che consentono un approccio integrato per la visualizzazione delle coronarie, integrando nei maxischermi le immagini angiografiche con quelle dell’ecografia, dell’Oct (tomografia a coerenza ottica) o della Tac, con una migliore visualizzazione delle coronarie e degli stent impiantati. Degno di nota il fatto che i nuovi angiografi ed i nuovi software consentono un minore assorbimento di radiazioni da parte del paziente e degli operatori mentre i due poligrafi consentiranno il monitoraggio emodinamico del paziente. All’aggiornamento tecnologico di rilievo non si sottrae la radioterapia, da sempre servizio di punta dell’ospedale del quartiere Trionfale e i numeri, con 40mila prestazioni l’anno, stanno a dimostrarlo. Si tratta del primo degli acceleratori lineari di ultimissima generazione assegnati dalla Regione Lazio alla Asl Roma 1 grazie ai Fondi del Pnrr. L’apparecchiatura è uno tra i sistemi più avanzati sul mercato mondiale per la radioterapia oncologica (per i pazienti con metastasi addominali, tumori inoperabili del fegato, del pancreas e del polmone, e per il trattamento con precisione sub-millimetrica dei tumori cerebrali) e permette di erogare radiazioni in dosi mirate e molto elevate in pochi secondi risparmiando, contestualmente, gli organi sani limitrofi al tumore, riducendo i tanti temuti effetti collaterali. Adeguati all’ammodernamento delle tecnologie anche i locali delle prestazioni: saranno dotati di particolari effetti sonori e luminosi, per rendere più accogliente e meno impattante l’ambiente. Soddisfazione per le nuove dotazioni, è stata espressa dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accompagnato a visionare i nuovi reparti dai vertici della Asl Roma 1, tra cui il commissario Giuseppe Quintavalle. Il presidente ha sottolineato il ruolo di punto di riferimento della sanità romana che il San Filippo Neri, dopo una stagione difficile, dovrà riconquistare e ha garantito ulteriori interventi per il pronto soccorso. Si tratta di un investimento di 7 circa milioni mentre, per l’emodinamica si è fatto ricorso a fondi stanziati con l’articolo 20 della legge 67 del 1988 – che sta ancora dispiegando i suoi effetti – per circa 1 milione e 400mila euro. Il Pnrr invece, ha garantito un importo di oltre due milioni. (Agr)

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