“Il rischio di perdere la complessità di un’Alta Specialità ed equipararla ad una Chirurgia specialistica è alto e ne comporterebbe l’estinzione”. Da qui la necessità di promuovere presto normative aggiornate sulle alte specializzazioni in ambito neurochirurgico, argomento di cui si parla poco, ma che richiede condizioni organizzative, risorse strumentali e umane non paragonabili ad altri settori clinici. È questo l’appello lanciato dagli esperti dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, riuniti il 17 marzo in un workshop a Roma, dal titolo “Chirurgia di precisione per i tumori cerebrali”, promosso da Andrea Talacchi, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia e del dipartimento Neuroscienze e organi di senso. “Il tema è quello della definizione degli standard specifici per l’alta specialità, di cui si parla all’articolo 7 del Dm 70 del 2015. Accanto ai temi prioritari e definiti dal Pnrr come l’assistenza territoriale, i pronto soccorso, le liste d’attesa – ha detto Andrea Talacchi – poco o nulla si parla della questione relativa alle Alte specializzazioni. L’estrema eterogeneità di configurazioni della Neurochirurgia, con l’estenuante lavoro di rivendicazione svolto dai clinici su aspetti di modernità ed orientamento ultra specialistico, necessita di un riconoscimento in coerenza con standard già espressi dalle linee guida nazionali”. Nel corso dei lavori è stato presentato alla comunità degli specialisti dell’Azienda ospedaliera San Giovanni, il Master “Approcci chirurgici “hands-on” alla base cranica antero-laterale, indicazioni e ricostruzione” promosso dall’Università di Verona e giunto alla quinta edizione, diretto dal professor Antonio D’Agostino, chirurgo maxillo-facciale. “I dati relativi all’esodo di giovani medici italiani che decidono di lavorare all’estero sono preoccupanti e dobbiamo sforzarci di invertire questo trend anche nell’ottica di porre fine a quella che è stata definita una vera e propria fuga da alcune specialità mediche, spesso meno attrattive. Nel 2022 ha detto Tiziana Frittelli direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma – sono state tante le borse delle scuole di specializzazioni non assegnate per mancanza di candidati, un fenomeno che assume dimensioni preoccupanti. Ben vengano le contaminazioni incentrate sulla formazione specialistica, come quella che oggi abbiamo attuato nella nostra azienda, presentando un percorso di formazione di eccellenza svolto da una prestigiosa università che vanta expertise nel settore neurochirurgico”.

 

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