San Michele Asp e Santa Lucia Irccs, due istituti di primo piano, lustro della Capitale, si incontrano. Il primo, nel 1938 si è trasformato in Opera pia ma ha una storia secolare nell’assistenza ai bisognosi e oggi si appresta a diventare la punta di diamante di un modello avanzato di welfare di prossimità, valore aggiunto per il quartiere di Tor Marancia e per tutta Roma. Per il Santa Lucia invece, da tempo  la ricerca si coniuga all’assistenza di primo piano nella riabilitazione neuromotoria. Ergo, per i due fiori all’occhiello del panorama sociosanitario il dialogo era inevitabile. Così il 18 giugno l’incontro al vertice tra i due centri assistenziali dell’Ardeatino, si è concretizzato nella sigla di un accordo di reciproca collaborazione per venire incontro alle esigenze sanitarie degli ospiti dell’istituto di piazza Tosti, con particolare attenzione alle persone con disabilità. “Abbiamo convenuto – spiega il presidente dell’Asp San Michele  Giovanni Libanori –  sull’importanza di una reciproca collaborazione volta a incrementare, nel campo della diagnostica e specialistica, i servizi per gli ospiti del San Michele”. Per questo, gli ospiti della Rsa e della casa di riposo potranno fruire della diagnostica di laboratorio e di radiologia, nonché delle visite specialistiche di andrologia, angiologia, geriatria, fisiatria. Insieme al presidente Libanori, insediatosi al San Michele nel novembre 2023, erano presenti all’incontro il direttore della struttura Fabio Liberati, il presidente della Fondazione Santa Lucia Maria Adriana Amadio e il direttore sanitario Antonino Salvia. Per l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di via Ardeatina, non è una novità la collaborazione con le più importanti realtà territoriali, un metodo a cui guarda con favore il neopresidente dell’Azienda di servizi alla persona, che ha impresso una significativa svolta in tal senso. L’obiettivo dell’intesa tra i due enti è migliorare i tempi di accesso ai servizi sanitari, permettendo agli ospiti del San Michele di ricevere cure di alta qualità in modo rapido ed efficiente. Un canale diretto per i più fragili, che serve a snellire gli accessi nei già gravati ospedali cittadini, usufruendo delle più moderne tecnologie e ottimizzando i tempi di presa in carico. I vertici dei due istituti hanno convenuto, all’unisono, che “questa collaborazione rappresenta un passo fondamentale per garantire che gli ospiti del San Michele possano usufruire di un supporto sanitario completo e specializzato, migliorando significativamente la loro qualità di vita”. Un metodo sicuro per cambiare volto all’assistenza. (Nella foto: Consiglio di amministrazione al San Michele)

 

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