Sanità: Azienda Zero, c’è ma non si vede
Nominata al vertice Paola Longo, giurista con pregressa esperienza dirigenziale
Disciplinata dalla legge regionale numero 17 approvata il 30 novembre 2021 e pubblicata, due giorni dopo nel bollettino regionale, nella massima discrezione è nata la mega struttura denominata Azienda Zero, che dovrebbe assumere un ruolo cardine nella gestione della sanità del Lazio. La madre di tutte le Asl ha ora un nuovo commissario straordinario, nominato con decreto T00020 del 14 febbraio 2025 a firma del presidente della Regione Francesco Rocca, che nel 2023 annunciò in conferenza stampa la riorganizzazione dell’ente di cui, negli anni passati si erano perse le tracce. Con Paola Longo al vertice – laurea magistrale in Giurisprudenza, pregressa esperienza in qualità di esperto legislativo alla Regione Lazio, direttore amministrativo nelle Asl e all’Istituto nazionale migrazioni e povertà (Inmp) afferente al ministero della Salute – Azienda Zero potrebbe vedere una nuova stagione, caratterizzata da un maggiore dinamismo. A mano a mano sta prendendo corpo, con tanto di uffici – e non identificata sede nei palazzi regionali – dirigenti, funzionari, strutture, completa autonomia amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile, gestionale e opererà in linea con quanto già avvenuto in altre regioni, come ad esempio il Veneto. Attraverso questa “Azienda delle aziende”, vera e propria holding delle già esistenti e ansimanti Asl, si sta realizzando un accentramento, con recupero di risorse e maggiore controllo sui processi contabili, andando a incidere, nel medio e lungo periodo sulle più onerose voci di costo, che complessivamente ammontano a circa 6,9 miliardi di euro, pari al 63,4% del totale dei costi del Servizio sanitario regionale, con un costo di attivazione pari più o meno a 3.440.232. Azienda Zero, si occupa di asset strategici per il servizio sanitario regionale come la gestione dei pagamenti, la logistica, l’approvvigionamento di beni e servizi e tutto ciò che sovrintende alla architettura gestionale della sanità regionale. In seguito ad analitico esame della direzione regionale Bilancio e patrimonio, si stima che si possa arrivare, a regime, a 43 milioni di euro risparmiati annualmente in totale, raggiungendo l’equilibrio di costi e ricavi, come previsto dalla legge 243 del 2012 “Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione”. Il tutto, grazie alla integrazione dei servizi sanitari e affini, alla unitarietà delle procedure, alla riduzione dei prezzi di acquisto di beni e servizi, all’economia nelle transazioni, all’ottimizzazione della logistica, di approvvigionamenti, stoccaggio, archiviazione e trasporti. E in più la razionalizzazione amministrativa con il sistema informativo unificato. Potrebbe essere una svolta per le disastrate casse della sanità.