In relazione alla recente riunione della Conferenza dei Sindaci del distretto territoriale sanitario di Palestrina, nell’ambito della Asl Roma 5, riportata dai media locali, i Comitati Salute e Ambiente Asl Roma 5 e A difesa dell’ospedale di Colleferro, chiedono urgentemente a Igino Macchi sindaco di Palestrina, Emanuela Panzironi sindaca di Zagarolo, Alessandra Sabelli sindaca di San Cesareo, Angelo Lupi sindaco di Cave, Fabio Bertoldo sindaco di Gallicano nel Lazio, Federico Mariani sindaco di Poli, Maurizio Pasquali sindaco di San Vito Romano, Gianpaolo Nardi sindaco di Castel San Pietro Romano, Francesco Colagrossi sindaco di Capranica, Gabriella Federici sindaca di Rocca di Cave di fare chiarezza sulle osservazioni da loro stessi mosse in merito al destino del nosocomio prenestino “Coniugi Bernardini”. Il comunicato in questione non riporta nessuna informazione che possa far capire ai cittadini cosa i Sindaci abbiano in realtà detto e richiesto nella suddetta riunione al commissario straordinario della Asl Roma 5. Allo stato si tratterebbe, semplicemente, di una mezza notizia, che lascia comunque la popolazione in una situazione di sudditanza inattiva, in quanto non si è assolutamente in grado di valutare le dichiarazioni dei Sindaci, eventualmente da integrare con altre proposte che provengano dal territorio, come previsto dalle normative che regolano la partecipazione civica alla vita pubblica. Inoltre, visto che esiste il Polo ospedaliero Colleferro-Palestrina non si capisce perché a queste osservazioni non abbia partecipato anche il Sindaco del distretto sanitario di Colleferro, in quanto razionalmente qualunque proposta in merito al futuro dell’ospedale di Palestrina riguarda anche il Parodi Delfino, poiché i servizi sanitari offerti dalle due strutture si integrano. Vorremmo sapere in particolare cosa abbiano osservato i sindaci in merito alla mancanza del punto nascite nel polo ospedaliero Colleferro Palestrina che i cittadini del territorio continuano a richiedere con una raccolta firme in rete (Firma la petizione). Attualmente all’Ospedale di Palestrina, pur essendo presenti le ostetriche, è attiva una Ginecologia senza l’Ostetricia. Cosa allucinante! Un’ultima nota la riserviamo al futuro del San Giovanni di Tivoli che, dopo l’incendio verificatosi l’8 dicembre scorso, resta ancora una incognita, come ancora sono sconosciute ai cittadini la causa e le responsabilità di questo doloroso evento, che ha provocato la morte di tre pazienti e gravi conseguenze e disservizi per centinaia di migliaia di utenti. Vorremmo infine rispettosamente ricordare ai Sindaci dei nostri territori, che durante le campagne elettorali finalizzate alla loro elezione hanno tutti proclamato che avrebbero aperto le porte dei Comuni alle associazioni e ai comitati civici, permettendo ai cittadini di partecipare, almeno in fase propositiva, alle decisioni riguardanti il rispetto dei loro diritti costituzionali. Restiamo sempre in attesa che ciò si verifichi, perché confrontarsi con i comitati sulle reali esigenze del territorio, riportate dalla stessa cittadinanza, arricchirebbe le possibilità degli Amministratori di attuare realisticamente una migliore gestione della cosa pubblica. 

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