“La sanità italiana è un sistema universalistico cui troppi cittadini rischiano di non poter più accedere dovendo così rinunciare al diritto alle cure. Questo per la Ugl non è accettabile”. Lo dichiara in una nota, a commento del recente incontro tra le forze sociali e il ministro della Salute Orazio Schillaci, il segretario nazionale Federazione Salute Ugl Gianluca Giuliano, che il 20 giugno, accompagnato dal suo vice Luigi Ulgiati, si è confrontato con il titolare del dicastero e con il sottosegretario Marcello Gemmato. Una discussione serrata e franca, in cui sono state messe sul tappeto le numerose criticità del settore, a cui ha fatto riscontro, secondo gli esponenti sindacali “un giudizio positivo sul confronto, per il clima costruttivo che si è instaurato”. Un punto a favore di Ugl, in un momento in cui altre forze sociali si preparano a occupare le piazze, con una serie di rivendicazioni che sanno di battaglia politica, più che sindacale. “Tra i vari temi trattati – hanno proseguito i sindacalisti – c’è stato quello del Fondo sanitario nazionale, verso cui abbiamo chiesto l’impegno per un incremento delle risorse che consenta di affrontare con la massima concretezza e rapidità le criticità”. Non poteva certo mancare il tema relativo al personale, con l’esigenza di adeguare gli emolumenti degli operatori italiani alla media europea e di trovare un giusto equilibrio tra retribuzioni del settore pubblico e di quello privato. “Abbiamo confermato l’esigenza di affrontare la carenza di medici ed infermieri con una programmazione che consenta di rafforzare il numero di professionisti della sanità – continua la nota sindacale – con una forte sottolineatura per quanto attiene ai fondi del Pnrr”. Preoccupa in effetti, il ritardo dei progetti che dovrebbero ridare slancio alla medicina del territorio e una certa trepidazione è riservata alla realizzazione di ospedali e case di comunità, primo livello assistenziale che stenta a prendere forma. “Si tratta di un obiettivo essenziale per il rilancio del Servizio sanitario nazionale – sostengono Giuliano e Ulgiati – a patto che case e ospedali di comunità siano strutture funzionali e non vuote cattedrali nel deserto”. E ai veementi slogan che partiranno dalle infuocate manifestazioni del prossimo fine settimana, Ugl e ministero rispondono con un tavolo permanente, che fin dai prossimi incontri tratterà anche i problemi della sanità privata, come il rinnovo del contratto delle Rsa, che secondo gli esponenti Ugl è fermo da troppi anni.

 

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