Sanità italiana: il declino raccontato in un film
Arriva a Colleferro il 28 marzo “C’era una volta in Italia”, il quadro di un servizio pubblico in bilico
Sanità, la storia di un declino arriva nel Lazio. Dopo il successo delle prime proiezioni romane e il pienone nelle sale di tutta Italia, senza alcun battage pubblicitario, il docufilm “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”, realizzato da Federico Greco e Mirko Melchiorre, approderà il 28 marzo alle 18 al cinema Ariston di Colleferro, con ingresso libero reso possibile dalla disponibilità del gestore della multisala, in collaborazione con i locali comitati Salute ed Ambiente Asl Rm5, A difesa dell’ospedale di Colleferro, Comitato residenti Colleferro, da anni in lotta per la difesa e il potenziamento della sanità pubblica. Cinquanta anni di storia mondiale, dal Cile a Giacarta e la rivolta di un piccolo paese della Calabria affacciato sul Mar Ionio introdurranno, anche nelle province del Lazio, l’amara e rigorosa denuncia sullo smantellamento della sanità pubblica nel nostro Paese, in cui il diritto alla salute costituzionalmente garantito, in ossequio ai dettami di poteri sovranazionali, si piega alle esigenze di mercato. C’è qualcuno però che non si piega: Cataldo e Mimmo, due giovani della associazione Le Lampare, nel novembre 2020 decidono di occupare l’ospedale civile di Cariati intitolato a Vittorio Cosentino, chiuso per un decreto del 2010. Si tratta del cosiddetto “Piano di rientro” – fatalmente conosciuto anche nel Lazio – perno su cui poggia la riconversione di 18 nosocomi in tutta la Regione Calabria. Sotto la scure del commissario ad acta Giuseppe Scopelliti, che doveva riportare in attivo la sanità in deficit, il piccolo centro perde il suo ospedale ma non si arrende e oggi, timidamente, si stanno riattivando alcuni servizi radiologici mentre si attende il reinserimento della struttura nella rete per acuti. Quando la lotta paga, si potrebbe dire e sicuramente i cittadini di Colleferro e dintorni potranno immedesimarsi nelle battaglie di quei residenti della provincia calabrese che contestano la pressione delle regole europee e l’offensiva di un mercato, che ha tradotto l’assistenza universale in bene economico da pagare. “C’era una volta”, ripercorrendo passo dopo passo la storia sanitaria degli ultimi decenni – dalla riforma del 1978 alle “controriforme” del 1992 (De Lorenzo) e del ’99 (Bindi) – ci mette di fronte a una realtà apparentemente inarrestabile: la voracità del capitalismo che si abbatte sull’impalcatura sociale degli stati smantellandone i servizi essenziali. Il racconto indigna, stupisce, emoziona, commuove, perché alla fine arriva un segno di speranza. A sostegno della riscossa, la determinante figura di Gino Strada che, insieme a Ken Loack, Roger Waters e molti altri intellettuali e protagonisti della sanità italiana – da Vittorio Agnoletto a Ivan Cavicchi, passando per Jean Ziegler, Adriano Cattaneo, Michael Marmot, Santo Gioffrè e Nicoletta Dentico – fornirà agli occupanti gli strumenti ideali per creare la rete di ribellione in grado di combattere il neoliberismo imperante.