Sanità Lazio: valutiamo gli amministratori
Un sondaggio sulla rete dei comitati cittadini della Asl Roma 5 dà le pagelle ai politici regionali
Carenze assistenziali in ostetricia, ginecologia, pediatria e neonatologia; mancanza di cardiologi che assicurino il servizio nelle 24 ore; posti letto per acuti inferiori agli standard nazionali e regionali; liste di attesa mai abbattute, né per le prestazioni ambulatoriali né per gli interventi chirurgici. E ancora: mancanza di una chirurgia pediatrica, mancanza di una risonanza magnetica, carenza di medici e infermieri in ogni pronto soccorso del territorio e negli ospedali di Subiaco e Colleferro; case di comunità mai realmente attivate. Per non parlare della inadeguatezza dei posti letto di terapia intensiva e rianimazione. Sono solo alcune delle carenze lamentate dal Comitato Salute e Ambiente Asl Roma 5 e dal Comitato Libero “A Difesa dell’Ospedale di Colleferro” e su tali emergenze chiedono il giudizio dei cittadini, nei confronti dell’amministrazione regionale uscente. “Con le dimissioni del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – scrivono in un comunicato – prima di formulare richieste all’amministrazione che verrà, corre l’obbligo di valutare l’operato di coloro che hanno governato finora la sanità nel nostro territorio”. E lo fanno con il più tradizionale degli strumenti, ancorché affidato alle pagine social: il sondaggio online. Lamentano di non essere mai stati ascoltanti, in 15 anni, nelle loro istanze alle istituzioni a vari livelli. Per questo si appellano alla base, chiedendo di attribuire una pagella agli amministratori “per facilitare il nostro giudizio su di loro” scrivono ancora e, grazie all’attribuzione di un punteggio. Una valutazione importante, che potrebbe orientare le scelte delle coalizioni che si mettono in gioco, considerato che per il centrosinistra il candidato presidente è Alessio D’Amato, attuale assessore alla Sanità della Regione Lazio. Proprio colui al quale si attribuiscono grandi responsabilità nelle carenze lamentate, la cui azione amministrativa si è orientata quasi esclusivamente all’organizzazione delle somministrazioni del farmaco che riduce gli effetti del Covid-19, “tralasciando – si sostiene da più parti – le visite di controllo e gli screening periodici”. Per partecipare al sondaggio sulla rete, cliccare sul link: 5 (facebook.com)