Sanità, non celebrazioni ma bilanci
I 40 anni del Servizio sanitario nazionale tra allarmi e moderato ottimismo. Il punto di vista di professionisti e dirigenti
Molti anniversari, altrettanti bilanci per la sanità pubblica. Nel 2018 si celebrano i 40 anni del Servizio sanitario nazionale – legge 833 approvata il 23 dicembre 1978 – ma più che festeggiarne la ricorrenza, sono in molti a intonarne il De Profundis. Questo è il quadro che emerge dalla giornata di studio del 28 novembre, organizzata alla Camera dei Deputati dal “Forum Diritto alla Salute”, convegno in cui si è misurato l’effetto del ricorso sempre più evidente alle cure dei privati, in sostituzione di un servizio pubblico che certamente non brilla. Sotto accusa le agevolazioni fiscali per le prestazioni offerte dal privato, favorite dal ricorso ad assicurazioni e fondi contrattuali cui le aziende si affidano con sempre maggior frequenza. Risorse sottratte al finanziamento del settore pubblico, con lo sviluppo di un doppio binario che depaupera costantemente il diritto alla salute di gran parte dei cittadini che non possono fruire di tali benefici. Sempre nel ’78 furono votate dal Parlamento le leggi 180 e 194, rispettivamente “Accertamenti e trattamenti sanitari e obbligatori” e “Tutela sociale della maternità e interruzione volontaria della gravidanza”. La prima decretava la fine dei manicomi, l’altra sconfiggeva l’aborto clandestino. Anni di fermento culturale, i Settanta, di cui oggi c’è solo un pallido ricordo, considerati i risultati di tanto fervore riformista. Per un Servizio sanitario depauperato, frammentato in 20 sistemi diversi secondo la regione di residenza, si propongono tante ricette ma non si vede ancora la fine del tunnel. La riforma psichiatrica vede un settore in perenne crisi e lo stesso vale per i consultori, presidi per una maternità cosciente in costante difficoltà. Un barlume di speranza arriva dai manager della sanità, direttori generali associati alla Fiaso – Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere, che hanno celebrato il ventennale dell’associazione a Roma, dal 7 al 9 novembre, proponendosi come dinamica classe dirigente, in grado di assicurare una efficiente governance del sistema.