Sanità pre-elettorale: la fiera delle promesse
Dai presidenti del Comitato Salute ed Ambiente ASL Roma 5 Stefano Fabroni e del Comitato Libero “A difesa dell’ospedale di Colleferro” Ina Camilli, riceviamo e volentieri pubblichiamo: LA PARTECIPAZIONE ATTIVA O E’ “AUDITA” O E’ INESISTENTE. Negli ultimi anni i nostri comitati, oltre a manifestazioni pubbliche, esposto in Procura della Repubblica, attività mediatiche di ogni tipo, hanno cercato in tutti I modi di confrontarsi con le Istituzioni che amministrano o che hanno competenze sulla sanità pubblica. Purtroppo non abbiamo mai avuto la possibilità di esporre direttamente le esigenze sanitarie del nostro territorio, né tantomeno di fare delle proposte tecniche o altro. Circa 3 mesi fa abbiamo richiesto un’audizione in settima Commissione sanità della Regione Lazio, ad esempio, ma ancora non ci hanno risposto. Ultimamente abbiamo partecipato, solamente come “uditori”, all’audizione del Direttore generale Asl Roma 5 tenutasi in Commissione regionale covid-19, durante la quale, visto che a noi cittadini partecipanti veniva negata la parola, ci siamo limitati ad ascoltare la Consigliera Francesca De Vito e il Consigliere Giuseppe Simeone, che hanno fatto precise domande al manager in merito alla grave situazione di carenze sanitarie della nostra Asl, ricevendo risposte alquanto vaghe e superficiali. In base a questo atteggiamento così evasivo e visto che non è stato presentato dal Direttore generale alcun “cronoprogramma” riguardante le prossime azioni dell’amministrazione della Asl Roma 5 per cercare di normalizzare questa cronica condizione di sofferenza sanitaria, recentemente abbiamo chiesto anche un incontro ai Sindaci di Colleferro e Palestrina, distretti territoriali che convivono nel Polo ospedaliero Colleferro Palestrina e che hanno patito terribilmente questa situazione negli ultimi due anni, come ben sappiamo tutti. Confidando nel testo della mail di richiesta di audizione, inviata in data 9 marzo 2022, che a tutt’oggi è rimasta senza risposte, vogliamo ancora una volta auspicare che almeno i nostri Primi cittadini vorranno avere la cortesia istituzionale di incontrarci per stabilire un rapporto di collaborazione civica, come leggi e normative regionali hanno previsto oramai da molti anni. Altrimenti diventerebbe ancora più lampante il fatto che stiamo vivendo sempre di più in uno Stato falsamente democratico, nel quale ai cittadini è permesso solamente ascoltare ciò che decidono le Istituzioni nelle stanze del potere Ma non è permesso loro di interagire attivamente, come previsto dall’articolo 3 della Costituzione Italiana e non solamente. Una cittadinanza di serie B insomma! Inoltre, dobbiamo fare molta attenzione alle promesse di potenziamento delle strutture sanitarie, fatte in clima pre-elettorale, perché sappiamo bene che, spesso, restano solo promesse. Alla luce di quanto sopra e nel caso in cui dovesse perdurare l’indifferenza dei sindaci dinnanzi alle istanze di partecipazione dei cittadini, ci vedremo costretti ad ulteriori azioni civiche, come una petizione popolare, rivolta ai sindaci per chiedere loro di promuovere finalmente tutte le iniziative necessarie per attivare la piena partecipazione dei cittadini in questioni di sanità nel territorio della Asl Roma 5, a cominciare dall’organo principale competente in materia di sanità che è la conferenza dei sindaci della Asl Roma 5, priva ad oggi di un regolamento trasparente e partecipativo. Invitiamo infine i nostri concittadini ad informarsi sempre di più e a partecipare numerosi alle iniziative civiche. (Nella foto: ospedale di Colleferro)