Mentre si delineano quelli che saranno gli assi portanti del nuovo Piano sanitario regionale del Lazio, il presidente Francesco Rocca fa il punto sui primi risultati apprezzabili in campo sanitario, tra cui la maggiore dotazione di personale, 300 medici e 200 operatori dell’assistenza in pronto soccorso che arriveranno entro la fine dell’anno, la riduzione del disavanzo che ora ammonta a 218 milioni di euro e l’inserimento delle strutture del privato accreditato nelle agende del Recup, il servizio di prenotazioni regionale, per abbattere le liste di attesa di visite ed esami diagnostici. Sono alcuni tra i risultati che il governatore ha illustrato nel corso della kermesse politica “Itaca viaggio tra le idee”, in corso a Formello, un comune vicino Roma fino a domenica. Arrivata alla sesta edizione, la manifestazione ha visto venerdì 8 settembre, giornata di apertura, oltre alla partecipazione del presidente della Regione Lazio, la presenza del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. Molti i cittadini convenuti in piazza San Lorenzo, di fronte alla residenza nobiliare di Palazzo Chigi e, cogliendo l’occasione, il primo cittadino Gian Filippo Santi ha invocato la realizzazione di un ospedale, di cui si sente fortemente la mancanza, che andrebbe a colmare il gap assistenziale che affligge i 17 comuni della Valle del Tevere. In fatto di edilizia sanitaria, anche a Roma sono tanti i tasselli da sistemare. In testa a tutti, la restituzione ai cittadini degli ospedali San Giacomo e Forlanini il primo chiuso dalla giunta guidata da Piero Marrazzo il 31 ottobre 2008, l’altro dismesso con un decreto di Nicola Zingaretti il 30 giugno 2015. Presumibilmente, il nosocomio di via Canova, al centro di Roma, diventerà una Rsa per anziani e fragili mentre si parla del Forlanini come possibile nuova sede dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, struttura della Santa Sede, il cui trasferimento nell’ospedale di Monteverde solleva molte perplessità tra i cittadini, che si vedrebbero privati ancora una volta di quei servizi sociosanitari carenti sul territorio e da tempo richiesti a una Regione da sempre sorda alle istanze della collettività. Un’altra tessera del mosaico ospedaliero riguarda la realizzazione del nuovo policlinico Umberto I, sulla cui ubicazione sono state formulate molte proposte – area stazione Tiburtina o Pietralata o la stessa sede attuale – ma di cui ancora non è stato ben definito il futuro progetto.

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