Sanità, Santori: “Con il ricorso al prefetto, Zingaretti certifica il suo fallimento”
“Una chiara ammissione di fallimento delle politiche attuate dall’amministrazione regionale, incapace di gestire le criticità e di attuare quel rilancio regionale che tutti auspicano”. Lo dichiara Fabrizio Santori, in merito alla richiesta di aiuto alla cosiddetta spedalità privata religiosa da parte del presidente Zingaretti, per sopperire alla carenza di posti letto pubblici. A tutt’oggi i numeri dei pazienti in attesa nei pronto soccorso sono sconcertanti – continua il consigliere della commissione Politiche sociali e salute – 98 persone al Sandro Pertini, 68 al Santa Maria Coretti di Latina, 63 al Grassi di Ostia, 89 al San Camillo Forlanini, 85 al San Filippo Neri, 103 a Tor Vergata, 130 al Policlinico Umberto I, registrate a metà giornata del 22 gennaio. Zingaretti piange lacrime di coccodrillo – continua il rappresentante del gruppo Misto alla Pisana – ma le nostre denunce sulla situazione e i provvedimenti da adottare per sbloccarla risalgono ad un anno fa e sono poi continuate senza l’intervento di nessuno. Intervenga con urgenza il ministro della Salute Beatrice Lorenzin” “Per non parlare dello scandalo dei pronto soccorso saturi e senza letti – incalza Santori – lo sperpero di risorse pubbliche nella gestione sanitaria e dei rifiuti, i consulenti esterni e la vergogna delle nomine delle Asl e degli ospedali, dove a un commissario straordinario, che non potrebbe ricoprire tale incarico per condanna passata in giudicato della Corte dei conti dell’Umbria, sono stati affidati addirittura ‘i pieni poteri’. I consensi all’amministrazione regionale calano, i cittadini laziali non si fanno abbindolare dal veltronismo di Zingaretti” conclude Santori.