Sanità, Santori (Fdi): “No a visite in stile Tersilli, interrogazione a Zingaretti sul decreto”

“Presenterò un’interrogazione al presidente Zingaretti in merito al decreto commissariale sulla sanità relativo alla tempistica delle visite. Riteniamo che il ferreo contingentamento dei tempi sia una procedura sbagliata, insensibile e contro ogni senso etico, che penalizza tanto i pazienti quanto i medici. Bisogna rispedire al mittente l’idea di poter cronometrare una visita specialistica secondo criteri cronologici e non sulla base di controlli approfonditi e di una adeguata comunicazione tra paziente e medico”. Ė questo il duro commento del consigliere del Lazio Fabrizio Santori, verso un decreto che individua i tempi massimi di visita ed esami per 63 prestazioni.“Zingaretti vuole portare nel Lazio il metodo Tersilli – tuona l’esponente di Fratelli d’Italia – il famoso medico della mutua interpretato da Alberto Sordi che visitava il maggior numero di pazienti possibile con consulti-lampo. Ridurre il servizio sanitario a una gara a chi visita più pazienti nel minor tempo possibile è inaccettabile e nulla ha a che vedere con la riduzione delle liste d’attesa, a sicuro discapito della qualità dei controlli. Non vorremmo che dietro la scusa di ottimizzare i tempi ci sia pronta ad abbattersi la scure di ulteriori tagli al comparto sanitario o del voler affossare a tutti i costi la sanità pubblica a favore dei privati. Troviamo irriguardoso verso un paziente che magari ha atteso mesi prima di prenotare una visita – prosegue Santori – sperare di eseguire il controllo in maniera adeguata entro il timing previsto. Ė umiliante sia per la professione medica che per i diritti del malato. Ci attendiamo puntuali spiegazioni in Consiglio regionale da parte di questa ennesima vergogna targata Zingaretti, perché in sanità non può passare il principio del “contapersone” come base delle prestazioni erogate”.

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