Sanità, si al “pronto soccorso” informativo
Siglato l’accordo medici/giornalisti contro la diffusione di notizie false per un buon livello del Ssn
Salute e sanità: c’è bisogno di una corretta informazione. Per questo medici e giornalisti ingaggiano una lotta contro le false notizie, il sensazionalismo, i finti scoop. Porta la data del 26 aprile l’accordo quadro tra Associazione Stampa romana – sindacato degli operatori dell’informazione – e l’Ordine provinciale dei Medici chirurghi di Roma (Omceo). Un documento snello, in sette punti, in cui si sancisce un’intesa che vede da ambo le parti la creazione di punti di riferimento per “fornire un’informazione certificata sui temi della salute con l’obiettivo di eliminare le cosiddette fakenews”. Guerra alle bufale totale, con la creazione di un “pronto soccorso informativo” su temi di stringente attualità cui i comunicatori possono rivolgersi in caso di dubbi, informazioni incerte, casi all’ordine del giorno su cui mantenere il giusto equilibrio. In più un gruppo di lavoro con rappresentanti di entrambe le categorie per monitorare il rispetto dell’accordo, che vede in primo piano la formazione dei giornalisti e l’orientamento dei camici bianchi che spesso, in carenza di uffici stampa affidabili presso Asl e ospedali, mancano di punti di riferimento cui affidarsi in caso di divulgazione delle notizie. Informazione puntuale e attendibile “per innalzare il livello di un servizio di pubblica utilità come quello dell’informazione in ambito sanitario”, è scritto in una nota di Stamparomana, mentre l’Ordine dei medici ha diffuso dati preoccupanti sulle aggressioni di medici e operatori sanitari: in media 3 al giorno, con il 68 per cento di vittime di sesso femminile e un costo di 30 milioni nel 2017. Anche queste, frutto del clima di sospetto e intimidazione che colpisce la sanità.