Sanità, una rivoluzione dal volto umano
Veneto: l’assessore Lanzarin, in un convegno internazionale, valorizza le professioni sanitarie
“In Veneto la rivoluzione silenziosa in sanità è iniziata da molto tempo. Abbiamo fatto passi importanti, nell’organizzazione degli ospedali in Hub e Spoke (termini mutuati dal linguaggio aeronautico, per indicare un centro e le sue diramazioni, ndr), nelle tecnologie di ultima generazione, nel telemonitoraggio e nella telemedicina”, lo ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, intervenendo il 4 aprile a Jesolo al congresso internazionale dal titolo “La rivoluzione silenziosa: come l’innovazione sta trasformando la sanità”, organizzato dall’Ullss 4 Veneto Orientale. Un’occasione per ribadire che, alla rivoluzione tecnologica, si lega direttamente la rivoluzione delle professioni sanitarie, quale capitale umano imprescindibile e per mettere al centro le sfide che si presentano in sanità, “per garantire un accesso universale, cure eque, solidali e resilienti”. Innovazione e integrazione sono le parole d’ordine a livello globale, non ha mancato di rilevarlo Lanzarin, parlando di intelligenza artificiale. “Un elemento che aiuta, ma non risolve tutti i problemi – ha aggiunto – utilissima per le diagnosi precoci e di precisione, le terapie personalizzate e dei farmaci innovativi ma, anche in questo caso, l’elemento umano rimane imprescindibile”. Importante il riferimento dell’assessore alle professioni infermieristiche “che stanno soffrendo per mancanza di vocazione e di una visione che le veda al centro della rivoluzione in atto. Una professione che, in base alle competenze, deve e può crescere anche in modo autonomo, parlando di avanzamenti retributivi e di carriera e godendo di autonomia all’interno del sistema sanitario”. Parole che acquistano una notevole valenza, in riferimento a un significativo provvedimento approvato dalla giunta guidata da Luca Zaia. Si tratta della delibera numero 960, votata il 13 agosto 2024 che apre la strada al “Piano regionale organico per il rafforzamento della dotazione di personale del Servizio sanitario pubblico”, un insieme di interventi mirati su più livelli: valorizzazione economica e professionale delle risorse umane, potenziamento della formazione, attrattività delle aziende sanitarie pubbliche, miglioramento delle condizioni di lavoro, investimenti pari a 150 milioni di risorse aggiuntive nel triennio 2024-2026. “Quanto sia importante il capitale umano lo possiamo capire guardando alle professioni infermieristiche – ha aggiunto l’assessore – considerato che l’infermiere deve anche confrontarsi con le cronicità, l’invecchiamento, la non autosufficienza e quindi con la medicina domiciliare. Impegni molteplici e gravosi, per i quali dobbiamo a questa categoria tutta la nostra riconoscenza”. Tecnologie, sfide future ed elemento umano, un mix da cui la sanità del domani non può prescindere. (Nella foto: Luca Zaia e Manuela Lanzarin)