Ė convocato il prossimo 5 settembre l’incontro sul futuro del Santa Lucia, sostenuto dal ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, che vedrà intorno al tavolo di trattative, oltre ai rappresentanti dello stesso dicastero, il ministero della Salute, la Regione Lazio, i sindacati di settore e la proprietà. Oltre alle note diffuse dai confederali Cgil, Cisl e Uil, sul tema è intervenuto il segretario nazionale Ugl Salute Gianluca Giuliano, che ha stigmatizzato la volontà della direzione dell’Istituto di voler alienare l’azienda avvalendosi del concordato semplificato. “La decisione presa dalla società di non accedere all’amministrazione straordinaria è del tutto inopportuna e disegna un futuro molto nebuloso per i circa mille dipendenti della struttura mettendo a rischio la tenuta occupazionale e assistenziale”, tuona l’esponente sindacale, che non manca di evidenziare l’attenzione posta da parte del Governo e della Regione Lazio per la salvaguardia di una eccellenza italiana della neuroriabilitazione. Negli anni purtroppo, si è trascinato un contenzioso che nessuno ha mai pensato di risolvere, che ha portato l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico nel baratro del profondo rosso: sono ben 150 i milioni di deficit che il Santa Lucia porta sulle spalle – e sulla pelle dei malati, ci permettiamo di aggiungere – per cui gli undici milioni di euro stanziati dal governo sono soltanto una goccia nel mare. Considerata la piega presa dalla vicenda, si rammarica Giuliano, “la società va per la sua strada non favorendo un percorso condiviso – auspichiamo pertanto un ripensamento ma se così non fosse metteremo in campo tutte le iniziative necessarie a tutela di operatori e cittadini”. Su un punto sono tutti d’accordo con il segretario Ugl: “La salvaguardia di un istituto che rappresenta un grandissimo valore per tutta la nazione è elemento primario da assicurare”. Nessuna deroga e nessuna soluzione di compromesso può essere accettata. Nella foto: Orazio Schillaci ministro della Salute

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