“Direi che è una buona giornata per la sanità italiana”. Esordisce così il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso, santificando martedì 10 settembre e assaporando l’inaspettato successo nella vertenza per salvaguardare l’Istituto romano di neuroriabilitazione Santa Lucia. Sarà amministrazione straordinaria, la proposta del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, sposata in toto dai sindacati, è stata accettata da una proprietà che sembrava inizialmente riottosa verso qualsiasi soluzione-ponte per salvare la struttura sanitaria dal collasso. Soddisfatti i sindacati, tra tutti il segretario generale Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola dichiara in una nota: “La lotta paga! Grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e al movimento che si è creato attorno al salvataggio di un bene pubblico abbiamo ottenuto l’amministrazione straordinaria della Fondazione Santa Lucia, scongiurando la svendita ai privati”. E il ministro chiarisce i dettagli dell’iter che sarà seguito: “La proprietà – spiega Urso – ha accolto la richiesta unanime delle forze sociali, dei sindacati, delle istituzioni, di accedere all’istituto dell’amministrazione straordinaria, che è sicuramente la via migliore per garantire la continuità di un’eccellenza come il Santa Lucia, e nel contempo di preparare gli scenari del futuro, affinché vi sia la garanzia di un’azione pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza al servizio dei nostri cittadini. A tale scopo, affineremo gli strumenti legislativi, d’intesa con le forze sindacali, perché questa strada possa essere garantita”. Per Di Cola si tratta di “un primo risultato. Ora andiamo avanti – prosegue nel suo comunicato – affinché si arrivi alla fine di questa vertenza con un forte ruolo del pubblico nella gestione della struttura e nella garanzia del servizio, dei livelli occupazionali e salariali”. Un successo e insieme, la dimostrazione che la salute delle persone viene prima dei profitti, secondo le forze sindacali. La significativa prova che si è avuta con la partecipata manifestazione del 4 settembre, con tanto di fiaccole, che ha viso mobilitate più di 2.000 persone tra sindacati, lavoratori, pazienti, comitati di quartiere e associazioni di base è stata una forte testimonianza, insieme all’impegno delle istituzioni – Ministero e Regione in primo luogo – sindacati, lavoratori e cittadini. E ora si può sperare in una continuità, per questo qualificato polo, orgoglio per Roma e per il Lazio.

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