“Sul Santa Lucia la Regione Lazio ha ribadito la sua posizione: salvaguardare i livelli occupazionali. Faremo di tutto per far sì che continui quella tradizione di grandissima qualità che questa struttura ha sempre offerto al Servizio sanitario nazionale. Abbiamo chiesto all’attuale proprietà un gesto di generosità, ossia l’amministrazione straordinaria per fare in modo che i commissari di Governo e la Regione possano studiare un piano di salvataggio che dia il massimo delle garanzie”. Lo ha dichiarato il presidente Francesco Rocca, al termine dell’incontro convocato il 6 agosto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha visto di fronte, oltre ai rappresentanti ministeriali e regionali, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Allo studio quindi quella che potrebbe essere la soluzione per l’ennesima crisi della struttura di riabilitazione di via Ardeatina, per la cui salvezza si sono spesi in molti. Di recente, nelle file dell’opposizione al Consiglio regionale del Lazio, si è espresso il Movimento 5 stelle: “La crisi aziendale che sta colpendo la Fondazione Santa Lucia è allarmante e in gioco, oltre al posto di lavoro di 800 professionisti, c’è il futuro di un servizio di eccellenza che attualmente gestisce, nella regione, il 75% dei posti letto per la neuroriabilitazione”, scrivono in una nota i pentastellati”. Chiediamo alla Giunta Rocca che si impegni concretamente per avviare un confronto con il Governo, al fine di trovare rapidamente una soluzione che protegga la struttura e garantisca il futuro di tutti i dipendenti. La sanità pubblica deve essere una priorità assoluta, non relegata a un ruolo secondario rispetto al settore privato, il benessere collettivo non può dipendere da logiche di profitto”. M5s, da anni in prima fila per risolvere gli annosi problemi dell’Irccs di assistenza e ricerca, già nel 2021, presentò una risoluzione in tal senso e ora invita i cittadini a firmare la petizione online, sulla piattaforma change.org, per “difendere un fondamentale presidio sanitario”, conclude la nota. Dello stesso avviso la consigliera Alessandra Zeppieri, che paventando il fallimento del centro di eccellenza, raccomanda di “salvare la fondazione, rendendola punto di eccellenza pubblico, per invertire la tendenza e garantire reale assistenza. Una chiusura – che va scongiurata – continua l’esponente del Polo progressista della Pisana – per non perdere le altissime professionalità e dare risposte chiare a chi ha bisogno di cure, che fino ad oggi ha potuto contare soltanto su un’assistenza a prevalenza privata”. E conclude con l’auspicio che il Santa Lucia diventi soggetto pubblico del Servizio sanitario nazionale, in linea con quanto auspicato dai sindacati. Per saperne di più https://www.sireneonline.it/wordpress/crisi-santa-lucia-scende-in-campo-il-governo/

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