Presentato in Campidoglio, in commissione comunale congiunta Politiche sociali, della salute e commissione speciale Pnrr, il “Piano integrato per il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione del complesso del Santa Maria della Pietà”. Un intervento finanziato grazie agli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per riconvertire il grande complesso di Monte Mario alle esigenze della Asl Roma 1, rispettando la vocazione sociosanitaria della struttura. Il piano prevede un programma di interventi che ha come filo conduttore il “tema generale della salute e del benessere del cittadino finalizzato alla cultura dell’inclusione sociale, dell’assistenza e dell’integrazione collettiva, comunitaria e generazionale”, annuncia un comunicato dell’amministrazione capitolina. Oltre alla biblioteca il piano prevede un centro diurno di sostegno per persone con disabilità di tipo cognitivo con ambulatori annessi, una struttura per disabili con funzioni di sostegno alla famiglia, progetti residenziali basati sull’inserimento di persone senza fissa dimora in singoli appartamenti indipendenti, un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole, una cittadella dei minori con annessi uffici del ministero della Giustizia, uno spazio dedicato alla formazione con una scuola di cucina, ambienti di lavoro condiviso e laboratori dedicati alla creazione di aziende innovative. Alcuni padiglioni saranno invece destinati agli uffici municipali. Un progetto pensato da anni, che oggi potrebbe vedere la sua realizzazione grazie alle risorse europee e che, sul suo cammino, ha incontrato non pochi ostacoli legati alle richieste di larga parte della cittadinanza che, al contrario di quanto proposto, avrebbe preferito destinare tali spazi alla cultura e alle aggregazioni sociali, piuttosto che riproporre modelli sanitari e sociali ormai superati, secondo il giudizio dei cittadini.

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