Santori: pronto soccorso in tilt nel periodo festivo
Il consigliere regionale lancia l’allarme sul sovraffollamento nei reparti di emergenza
Pronto soccorso: negli ospedali romani non è cambiato nulla, anzi. Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, membro della commissione Sanità, diffonde un allarmante bollettino che fotografa la situazione dei reparti di emergenza tra Natale e l’Epifania e “documenta condizioni da terzo mondo”. Secondo l’esponente del gruppo Misto alla Pisana “le strutture ospedaliere sono al collasso, “gestite da incapaci che trascorrono le vacanze dimenticando di assumere adeguati provvedimenti a tutela dei cittadini”. A suffragio di tali dichiarazioni, Santori fornisce dati inoppugnabili: “alla vigilia dell’Epifania – dichiara Santori in una nota – alle ore 15 tra i pazienti in cura e quelli in attesa di visita, trasferimento o ricovero, il policlinico Umberto I ne contava 152, il Gemelli 111, il Sant’Eugenio 96, il Policlinico Tor Vergata 96, il San Camillo 94, il San Giovanni 73, per un totale di 622 pazienti e nella mezz’ora successiva la situazione è rimasta invariata”. Una condizione allarmante, considerati la concomitanza con il Giubileo e l’asserito potenziamento delle strutture di accoglienza dei pazienti in pronto soccorso. Emergenza a quanto pare non risolta dalle numerose inaugurazioni di nuove (o presunte tali) strutture tra novembre e dicembre e suffragata da sigle sindacali di medici e infermieri “è un panorama desolante che va avanti da giorni e che durerà almeno per tutto il prossimo mese – sottolinea Santori – continuerò a chiedere l’intervento della Procura di Roma che ha già aperto un fascicolo che giace a piazzale Clodio da tempo”. A tale proposito, l’esponente regionale torna sulla polemica innestata dal recupero ticket sollecitato dalla Regione Lazio, con qualche difficoltà per i cittadini che si sono visti applicare “penali forfettarie e interessi di mora paragonabili a quelli richiesti da Equitalia” tuona Santori, che paragona i cittadini a cavie usate dalla regione Lazio per fare cassa.