Sbarre al Forlanini: “per la sicurezza”

forlaniniNovità nel panorama sanitario romano: dal 1° gennaio la Capitale ha un grande ospedale in meno. Il Forlanini è ormai struttura dismessa, passata in consegna alla Regione Lazio che dovrà nominare un commissario ad acta entro il 20 del mese, per provvedere al trasferimento delle attività residue nel vicino San Camillo. Attualmente, restano nel grande edificio i reparti di chirurgia toracica, l’oculistica, l’otorino, gli ambulatori di dermatologia, la terapia del dolore, la broncoscopia, i servizi di Radiologia, la medicina nucleare e l’unità di cure residenziali intensive (Ucri), in cui sono assistiti pazienti in coma vegetativo, inaugurata nel 2011 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ci sono inoltre gli uffici della formazione, otto corsi di laurea universitaria, la storica Aula magna e il pregevole Museo anatomico, con 2000 reperti umani di estrema delicatezza, il cui trasporto ne comporterebbe la sicura compromissione. É cambiata la sede ufficiale dell’azienda, ora trasferita al San Camillo con tutti gli uffici di direzione e dal 7 gennaio, sono iniziati i lavori per la ‘messa in sicurezza’ dei locali abbandonati, onde evitare indebite intromissioni. Strumento utilizzato: grate di ferro inserite nelle pareti e nei pavimenti di marmo d’epoca.

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