Ha riscosso un generale apprezzamento la proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci. Si tratta, secondo il titolare del dicastero di lungotevere Ripa, di “Incentivare i medici del Servizio sanitario nazionale a lavorare di più”, ha dichiarato in una intervista al Sole 24 Ore, sperando di poter fare affidamento “Su 3 o 4 miliardi di più in manovra per la Sanità, soldi aggiuntivi che devono essere impiegati per pagare meglio il personale, allargando ad esempio agli altri medici i benefici che lo scorso marzo abbiamo riconosciuto a chi lavora nei pronto soccorso”.  Sarebbe inoltre opportuno, secondo il ministro, istituzionalizzare la misura che vede l’incentivo sugli straordinari, di 80 euro per i medici e 50 per gli infermieri che, se “resa stabile, sarà uno strumento fondamentale per ridurre le liste di attesa”. Una partita in cui giocano un ruolo fondamentale le Regioni, per cui sono state messe a disposizione più risorse, secondo quanto rivelato dall’ex rettore dell’Università romana di Tor Vergata, a patto di “spenderle bene”. Una inversione di tendenza quindi, che vede non più tagli lineari ma risorse aggiuntive, in cambio di una ottimizzazione delle prestazioni. Quello “sforzo organizzativo” chiesto dal ministro, il cui intervento ha ricevuto un plauso dal vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati Luciano Ciocchetti. “Le proposte avanzate dal ministro della Salute Schillaci rappresentano un’importante opportunità per migliorare il nostro sistema sanitario e garantire un servizio sempre più efficiente e di qualità per tutti i cittadini italiani”, ha dichiarato l’esponente di Fratelli d’Italia, plaudendo al superamento del tetto di spesa per le assunzioni in sanità “Misura necessaria per far fronte alle sfide sempre più complesse del sistema sanitario – continua il parlamentare – e condivido appieno l’obiettivo di ottimizzare le strutture e le risorse al fine di assicurare una distribuzione equa delle cure, riducendo i tempi di attesa, migliorando complessivamente l’esperienza dei pazienti all’interno del Servizio sanitario nazionale”. Ulteriore traguardo è ora un significativo piano di assunzioni per affrontare con efficacia le esigenze dei pazienti specie in previsione dello sviluppo della medicina territoriale con case e ospedali di comunità servizi che, secondo Ciocchetti, garantiranno una maggiore accessibilità alle cure, riducendo la pressione sui reparti di emergenza.

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