Scompare il luminare dalla parte delle donne
Al funerale i ministri Schillaci, Crosetto, Bernini e il presidente della Regione Lazio Rocca
Tante persone e tanta commozione al funerale di Giovanni Scambia – celebrato il 22 febbraio da monsignor Claudio Giuliodori – tanto che davanti alla Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che non poteva contenere tutta la folla, è stato allestito uno schermo gigante per seguire la cerimonia. C’erano i familiari e le autorità, i docenti dell’Università Cattolica e gli allievi del luminare della ginecologia oncologica e, soprattutto le donne, sue pazienti salvate dal cancro, una malattia da cui lui, a 65 anni non si è salvato. Poi i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari del Policlinico universitario Agostino Gemelli, Istituto scientifico di ricovero e cura (Irccs) dove il professore, apprezzato per la sua competenza e umanità, ha lavorato senza risparmiarsi, nonostante le conseguenze del tumore al pancreas che lo ha portato via. Numerose le espressioni di cordoglio, tra cui le condoglianze del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, presente alle esequie insieme ai ministri Schillaci, Crosetto e Bernini. “Con Giovanni Scambia la sanità italiana perde un luminare dell’oncologia ginecologica che ha accompagnato tantissime donne nel loro percorso di sofferenza, con grande competenza e umanità”, ha dichiarato il presidente, rappresentando la vicinanza di tutta la giunta regionale del Lazio. Tra i colleghi, commosso il ricordo di Ermanno Greco, presidente della Società italiana della riproduzione (Sidr), che ha ricordato Scambia come professionista “dedito alla medicina, guida per numerose pazienti e le loro famiglie, che ha accompagnato in momenti difficili”. “Giovanni ha dato un contributo inestimabile alla ricerca e agli sviluppi clinici nel suo campo – è sempre il commento di Greco – e ha ispirato intere generazioni di medici. La comunità scientifica perde non solo un autorevole punto di riferimento, ma anche un professionista instancabile che ha lasciato il segno per la sua straordinaria umanità”. Una carriera prestigiosa, quella di Scambia, interrotta bruscamente troppo presto. Conseguita la laurea con lode nel 1983 all’Università Cattolica, dopo la specializzazione in ginecologia e ostetricia, si è dedicato alla ricerca e alla cura delle neoplasie ginecologiche, diventando un riferimento mondiale nel settore, incidendo in modo esemplare nel mondo della medicina. Nel suo ultimo video, consapevole della fine che si avvicinava inesorabile, non si è risparmiato nell’esortare le giovani generazioni di studiosi a confidare nelle scoperte scientifiche e a credere nelle vittorie e, soprattutto ad avere sempre cura delle donne”.