Scuole, Mattia: “il rientro penalizza i ragazzi disabili”
Rientro a scuola in tempo di Covid. “I più penalizzati sono i ragazzi con disabilità, che con l’emergenza che stiamo vivendo riscontrano le maggiori difficoltà”. Lo sostiene la consigliera regionale del Lazio Eleonora Mattia, presidente della commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità e diritto allo studio. “Se la scuola, in generale, sta ripartendo seppure condizionata da criticità – continua l’esponente del Partito democratico – per le nostre bambine e i bambini e le ragazze e i ragazzi diversamente abili, in queste particolari condizioni, non si riescono ancora a soddisfare le diverse e specifiche esigenze”. La consigliera si riferisce in particolare alla didattica a distanza, evidenziando le difficoltà dei disabili a gestire il mezzo web. “Durante il lockdown non sono riusciti a comprendere che lo studio si celava dentro uno schermo, favorendo così un discrimine tra alunni di serie A e alunni di serie B, producendo diseguaglianze difficili da colmare”. Il tutto è riferito alla carenza di insegnanti di sostegno, la vera emergenza nell’emergenza. Sul tema si è espresso anche il presidente della Federazione per il superamento dell’handicap Vincenzo Falabella. “La scuola italiana risente di un problema atavico legato agli spazi e all’edilizia scolastica in generale, l’emergenza Covid li ha solo palesati”. Sulla stessa linea la consigliera Mattia insiste: “l’assegnazione delle cattedre non è un problema nuovo ma decennale e l’emergenza sanitaria lo sta soltanto acuendo. Tutte le province del Lazio hanno completato le chiamate per i docenti di sostegno e solo Roma deve farlo entro il 30 settembre”. Per ovviare alle criticità, come assicurato dall’assessore regionale alla Formazione Claudio Di Berardino, sarà istituito un osservatorio per monitorare la situazione e intervenire con maggiore tempestività. Sebbene la Regione Lazio abbia attivato fin dall’apertura degli istituti scolastici forme di assistenza specifica per i casi più difficili, molte competenze restano ai comuni, come i trasporti, uno dei problemi più delicati del rientro a scuola. Intanto, a macchia di leopardo, si registrano casi di positività all’interno di alcuni istituti della regione. Sarebbero 38 i plessi coinvolti, che collocherebbero il Lazio al quarto posto, per diffusione, dietro Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Secondo una specifica ricerca, i casi di contagio sarebbero il 76% tra gli studenti, il 13% tra i docenti e il resto tra gli operatori di supporto. E va avanti il progetto “tamponi rapidi”, in grado di dare risposte in 15 minuti, utilizzati come strumento di screening per avere una visione complessiva della diffusione.