Si vax: il coro natalizio dei virologi
Per sensibilizzare alla somministrazione di Pfizer e Moderna e stemperare il clima cupo creatosi con gli ultimi annunci sulla diffusione dei contagi, autori e conduttori della trasmissione radiofonica cult “Un giorno da pecora”, trasmessa il 20 dicembre su Radio 1, hanno impegnato tre tra le più note virostar, Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco in un surreale coretto, sulle note della celeberrima Jingle Bells. Un testo emendato, tutto teso alla sensibilizzazione verso il farmaco che attenua gli effetti del Covid, con un ritornello inneggiante ai “Si vax” e la prima strofa per raccomandare la lontananza dai nonni, non baciandoli durante i festeggiamenti del Natale. I tre improvvisati cantori del vaccino hanno poi puntato sul suo effetto, più o meno immunizzante, che proteggerebbe i “vaccinati” e gli altri, elemento che purtroppo si è rivelato di estrema fragilità, essendo ormai universalmente accertata la cosiddetta “immunity waning” ovvero, il degradare dell’effetto sterilizzante del prodotto dopo qualche mese. Ma c’è la terza dose salvifica, recita il testo emendato in clima natalizio, una “terza dose per feste più gioiose”. Una esibizione che, al di là delle doti canore dei tre protagonisti, si allinea alle scenografie allestite dal 15 dicembre negli hub vaccinali pediatrici, con le immagini dei personaggi più amati dai bambini: da Capitan Vaccino alla Pimpa, passando per clown acrobati, giocolieri e cori di Natale (anche qui). Al momento, i protagonisti più incisivi citati nel non indimenticabile brano, restano i Re Magi, che evocano salvifiche assonanze con “il crollo dei contagi”. Per approfondimenti: pagina Facebook sirene on line.