“Siamo guidati dalla determinazione”
Teresa Petrangolini, consigliera regionale del gruppo “Per il Lazio” e componente dell’ufficio di presidenza della Pisana, illustra l’impegno della Regione per uscire dall’emergenza nella sanità.
Dopo il tragico evento del policlinico Tor Vergata, lei ha sollecitato l’audizione del direttore generale Enrico Bollero in commissione Sanità. Che fare perché tali eventi non si verifichino più?
L’audizione è stata un utile approfondimento sulla tragica morte della piccola Gloria. La commissione, senza entrare nel merito delle inchieste in corso, ha voluto approfondire la gestione della fase critica dell’accertamento delle cause della tragedia per fare piena chiarezza sull’evento. Va dato atto al direttore Bollero e ai vertici del Policlinico di aver agito con trasparenza ed efficacia: le rapide conclusioni dell’indagine interna, affidata a membri esterni a garanzia di massima trasparenza, hanno chiarito subito l’accaduto, con la conseguente sospensione cautelare dell’anestesista coinvolto nell’intervento. Ciò può servire a ridurre il verificarsi di eventi simili.
Liste di attesa: la giunta ha avviato un lavoro importante su un tema scottante su cui altri hanno fallito. Ci spieghi quale sarà la vostra marcia in più per superare tale sfida.
La determinazione. Nessun cittadino deve più sentirsi rispondere: ‘se ne parla il mese prossimo’ perché le liste sono chiuse. Con il piano regionale il cittadino non sarà più dirottato dalle strutture istituzionali all’attività libero professionale con conseguente aggravio di costi. Sarà rafforzato il Recup, inserendo le strutture accreditate e classificate. Anche lo sforzo sugli orari va condotto fino in fondo: perché un’ecografia o una Tac non si possono fare alle 8 di sera come in Francia? Nella sanità pubblica c’è un cattivo uso delle risorse finanziarie e delle risorse umane. Le difficoltà sono tante, a partire dal blocco del turn over ma gli sforzi e il miglior uso del personale saranno cruciali per migliorare il servizio. Infine, parliamo di trasparenza: tutto funzionerà meglio se aumenterà l’accesso all’informazione verso il cittadino per districarsi tra i servizi. È l’unica garanzia perché le regole siano rispettate.
Partecipazione e trasparenza. La sua è un’esperienza importante in tal senso. Ci spieghi come sarà possibile attuare nei fatti norme già presenti nell’attuale legislazione.
Dall’intersezione tra sanità e trasparenza sono nate ottime cose in questi mesi di amministrazione. Esempio, l’applicazione delle norme del decreto Balduzzi sulla nomina dei direttori generali: non più nomine politiche ma una procedura trasparente che valorizza il merito, le competenze e le esperienze professionali degli aspiranti, selezionati da tre esperti indicati dall’Agenas, Agenzia per i servizi sanitari regionali. Altro esempio: P.Re.Val.E. – Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari – che consente ai cittadini di accedere alla banca dati e misurare il risultato degli stessi sulla base di specifici indicatori, cinque dei quali costituiranno elemento di valutazione dei direttori generali. Importante anche il contrasto alla corruzione, con la nomina di responsabili della prevenzione – legge 6 del 2012 e percorsi di formazione per dipendenti di settori particolarmente esposti.
Governo della sanità regionale: dal 2008 il Lazio non ha un assessore. È ipotizzabile il superamento del commissariamento a medio termine?
Zingaretti, con le sue azioni, ha avuto positivi riscontri al tavolo tecnico di verifica sul Piano di rientro. Il Lazio ha ottenuto lo sblocco di 540 milioni di euro. A convincere i tecnici dei ministeri sono stati, in particolare, la soppressione dell’Asp e il riordino della macchina amministrativa. Misure previste dal bilancio 2013, un ‘pacchetto’ che vale a regime quasi 90 milioni di risparmi ogni anno. Purtroppo abbiamo ereditato un debito enorme e una sanità con tantissime criticità, ma io credo si possa uscire dall’emergenza entro questa legislatura.