Sito in tilt, nelle Asl del Lazio si torna a carta e penna

Sito in tilt, prenotazioni ferme, appuntamenti saltati, disorientamento agli sportelli: nelle Asl del Lazio si torna alla carta e mentre la regione si mobilita per rimettere in sesto il sistema, sono i cittadini a fare le spese delle scorribande degli hacker. Il caos dell’attacco informatico ha colpito al cuore le aziende sanitarie regionali che si sono messe subito in moto per riparare. In un veloce giro tra gli ambulatori di distretti sanitari in varie zone di Roma e in altre province abbiamo avvertito un disagio palpabile, in primo luogo dei cittadini e dei funzionari che però non si sono persi d’animo, tornando agli antichi sistemi legati al “cartaceo”.  All’ingresso del poliambulatorio di viale Spartaco, Asl Roma 2 Augusta, 77 anni cerca spiegazioni: “sono andata dal mio medico che mi ha prescritto delle analisi urgenti e ho avuto una estrema difficoltà per prenotarle”. In un’altra grande realtà gestita dalla Asl Roma 1, San Zaccaria Papa ambulatorio di Primavalle, Orlando, 82 anni sta girando dalle prime ore della mattina: “Sono venuto a prendere il cartaceo, se me lo danno, spero di averlo perché questo pomeriggio ho una visita e senza nessuna attestazione di prenotazione non so come cavarmela. Stessa situazione al Cup della Asl Roma 3 di via Ramazzini. Antonietta è qui con la figlia Giorgia che la accompagna e non è tranquilla: “Oggi sono qui sperando che funzioni, devono cambiarmi il farmaco ho una trombosi, non so a chi rivolgermi visto che la procedura è tutta informatica”. Analoga situazione in provincia, dove all’ingresso degli ambulatori, causa anche il distanziamento, si sono create lunghe file. Una dirigente assicura che “Saranno comunque garantite le visite specialistiche urgenti mentre quelle programmate saranno assicurate non appena il sistema sarà ripristinato”. Insomma, l’attacco hacker che ha mandato in tilt il sistema informatico della Regione Lazio,  se per l’ente guidato da Nicola Zingaretti e per le Asl è un colpo ferale, per i cittadini bisognosi di assistenza, la parte più fragile, è un episodio devastante.

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