Sla, arrivano i fondi per l’assistenza

Sclerosi laterale amiotrofica: nel Lazio parte un piano di interventi grazie a un finanziamento di 9 milioni di euro, reperiti attraverso il Fondo per le non autosufficienze. Il provvedimento è inserito in una delibera della giunta regionale che attinge alle risorse stanziate dal ministero del Lavoro e Politiche sociali atte a garantire prestazioni, interventi e servizi assistenziali per i pazienti affetti da tale patologia. Sono 110 i milioni di euro ripartiti tra le regioni; in testa la Lombardia con quasi 15,5 milioni, seguono Campania e Lazio, con circa 9 milioni e la Sicilia con oltre 8 milioni di euro mentre al Veneto ne spettano 7,8. Il programma di interventi nasce dalla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche sociali e Famiglia della Regione e altri soggetti istituzionali e non, quali l’Agenzia di sanità pubblica, il referente regionale per le malattie rare, le associazioni dei malati e famiglie, i centri di riferimento regionale come il Policlinico Gemelli e l’Azienda ospedaliera San Filippo Neri di Roma. Nel dettaglio, il programma della Regione Lazio si articola in quattro diverse azioni. La prima riguarda la corresponsione di assegni di cura per garantire l’assistenza per un numero di ore corrispondente alle differenti criticità nell’arco della giornata mentre la seconda prevede la realizzazione della cosiddetta “isola di sollievo”, struttura socio-sanitaria che accoglie per brevi periodi la persona affetta da Sla nel caso in cui i familiari non possano provvedere all’assistenza. A queste due azioni si affiancheranno la formazione di nuovi operatori, le attività di informazione rivolte ai congiunti e ai medici di famiglia e un processo di monitoraggio sui servizi e i bisogni per calibrare gli interventi sul territorio, mettere a regime il registro regionale delle persone malate e ottimizzare le risorse. Una parte dei fondi dovrebbero essere destinati al San Filippo Neri che cura da tempo un programma di acquisto e dotazione di particolari ausili per i pazienti. “L’obiettivo – ha spiegato Aldo Forte, assessore alle Politiche sociali e famiglia della Regione Lazio – è migliorare l’integrazione socio-sanitaria per garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio e, soprattutto, dare alla persona che si trova in difficoltà la possibilità di una alternativa rispetto al  ricovero ospedaliero”.

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