Solo 50 centesimi e tanta salute in più
Firma la petizione on line
Non c’è tregua per sanità e salute. Anche stavolta, l’esecutivo dei “professori”, dei tecnici per antonomasia non ha esitazioni: ricavare risorse attraverso i ticket. Mentre chiudiamo il numero, il presidente Monti starà perfezionando la manovra per la salvezza, da raggiungere in primo luogo attingendo da dove si è sempre attinto: le tasche dei cittadini. Così per assicurarci un diritto costituzionalmente garantito, saremo costretti a sborsare ancora di più sul ticket. Come non bastassero i rincari delle precedenti finanziarie.
Pochi, illuminati manager di ospedale hanno dimostrato, con i fatti, che le risorse per garantire una assistenza adeguata ci sarebbero, basta saperle individuare. Così, con la nostra testata, vogliamo promuovere quella che riteniamo essere una battaglia di civiltà: attingere da una insalubre abitudine, investendo in salute.
La proposta è semplice, proviene da un chirurgo impegnato in politica, il senatore Ignazio Marino, firmatario, insieme al collega Antonio Tomassini, di un disegno di legge sul fumo che prevede un piccolo rincaro del pacchetto di sigarette, da reinvestire nelle casse esangui di Asl e ospedali. Considerato il consumo medio di sigarette in Italia (tabella a pag. 3) e valutato che i ticket sulle analisi o sull’accesso al pronto soccorso in un anno necessitano di una copertura finanziaria pari a 834 milioni di euro, con il ricavato di 50 centesimi in più a pacchetto, pari a 1.464.380.000, ricaveremmo anche le risorse da investire, ad esempio, nell’ammodernamento dei nostri ospedali. Non toglieremmo granché a un soggetto già disposto a spendere ma daremmo tanto a tutti coloro che, scoraggiati dai costi sempre più alti, rinunciano ad analisi e prestazioni. Non si capisce perché il disegno di legge sia fermo da un anno. Comprendiamo però che questa volta firmare la petizione che lanciamo è un obbligo morale per tutti i cittadini. Fumatori e non.