Sora: “Quel reparto chiuso è uno schiaffo ai cittadini”
La chiusura, seppur temporanea, del reparto di Ortopedia dell’Ospedale “Santissima Trinità” di Sora è un ulteriore schiaffo ai sorani e a tutti gli utenti del nostro territorio”. Esordisce così, con un comunicato datato 15 giugno, il sindaco Ernesto Tersigni. “È inconcepibile – continua il primo cittadino – che 110.000 residenti non abbiano il diritto di essere curati nella struttura sanitaria di riferimento ma debbano essere trasferiti al di fuori del territorio, non solo provinciale, ma regionale, alimentando a dismisura la spesa sanitaria delle prestazioni rese in mobilità passiva che il Lazio deve sostenere per saldare il conto che le regioni contermini presentano quale contropartita per le cure prestate”.
I timori dell’amministrazione comunale sono alimentati dalla analoga sorte prevista per il reparto di Pediatria. “Non credo che queste azioni siano il modo più corretto per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione – si sfoga ancora Tersigni – il nostro territorio è stato già privato di tre importanti strutture sanitarie: gli ospedali di Isola del Liri, Arpino ed Atina, perciò non sono ammissibili ulteriori tagli che creano disagi enormi alla popolazione”. Per questo motivo e per salvaguardare l’ampio bacino di utenza di oltre centomila abitanti, l’amministrazione comunale ha sollecitato un incontro con il direttore generale della Asl di Frosinone, Carlo Mirabella per discutere la riorganizzazione del nosocomio che, attualmente, si troverebbe secondo il sindaco “in una situazione altamente penalizzante”.