Sora: mobilitazione per l’ospedale. I dipendenti chiedono di potenziare l’organico
Ospedale di Sora: l’Associazione dipendenti ospedalieri (Ado) è in lotta contro lo smantellamento della struttura e ha consegnato al sindaco Ernesto Tersigni – che rappresenta i 27 comuni del territorio e costituisce il tramite con la Regione Lazio – un documento con precise richieste per mantenere i livelli essenziali di assistenza. In sostanza, i dipendenti si battono contro il ridimensionamento di molti reparti del Santissima Trinità, ed elencano nella nota tutte le criticità riscontrate negli ultimi tempi. In sintesi: a Pediatria non è stato rinnovato l’incarico al pediatra/neonatologo, bloccando la copertura dei turni, con ripercussioni sul reparto stesso, ora chiuso e su Ostetricia che non vedrà più ricoveri di partorienti. Del reparto di Psichiatria invece sono aperte solo le sedi di Cassino e Frosinone mentre Sora, senza personale medico è stata chiusa. In Cardiologia non sono più garantite le attività ordinarie di reparto e di pronto soccorso mentre il laboratorio analisi è ridotto a punto prelievo e a pochi esami di urgenza. Non se la passa meglio il centro trasfusionale, chiuso da circa dieci giorni con disponibilità solo di una frigo/emoteca. Lo stillicidio di razionalizzazioni non si ferma qui: secondo l’associazione dipendenti sarebbero allo studio ulteriori accorpamenti e ridimensionamenti di reparti quali Ginecologia e Rianimazione e ciò, a detta degli operatori, renderebbe la “situazione, gravemente lesiva per la popolazione del territorio, portando a una perdita di fiducia nella struttura sanitaria che non sarà più in grado di rispondere in misura adeguata alle richieste di prestazioni sanitarie di qualità”. Per l’Ado, “tutto ciò non fa che presagire una possibile, malaugurata chiusura o notevole ridimensionamento del Santissima Trinità, in un silenzio assordante della politica cittadina e nazionale, cieca alle esigenze del territorio e sorda ad ogni richiesta d’aiuto più volte da noi invocata”. Nel documento si passa poi alle richieste, prima fra tutte un avviso pubblico urgente della Asl di Frosinone per l’assunzione di due pediatri, due cardiologi, due ginecologi e uno psichiatra al di fuori del numero di deroghe prefissato, “come già avvenuto nella Asl di Rieti”. Altra istanza è per “il blocco dello smantellamento del laboratorio analisi e centro trasfusionale, con la immediata ricollocazione del personale e dei macchinari spostati a Frosinone”. In caso di mancate risposte, i dipendenti promettono battaglie, “che coinvolgeranno tutta la cittadinanza”, conclude il documento, dai toni non certo bonari.