Sos. San Raffaele: minacce dei “Marchionne” della sanità del Lazio
Ė un metodo che va avanti da anni: la minaccia di licenziamento. Ne abbiamo traccia dal 2007, quando la Tosinvest, società che fa capo alla famiglia Angelucci, minacciò di mandare a spasso 500 dipendenti del suo impero, con 27 cliniche divise tra Lazio e Puglia. Poi di nuovo nella primavera del 2011, con 3171 dipendenti da “dismettere” e 2283 pazienti da affidare ad altri presidi ospedalieri e nel 2012, nella crisi tra la Tosinvest e l’allora presidente Renata Polverini. E oggi i lavoratori in bilico sono 2000, con 1800 ricoverati da “spalmare” nelle Asl. Il braccio di ferro va avanti da anni, con rivendicazioni di crediti del gruppo nei confronti della Regione Lazio e quest’ultima che, con Nicola Zingaretti, sostiene di “non essere un bancomat”. Uno spiraglio nella trattativa sembra comunque essersi aperto nelle ultime ore.