Sospesi i prelievi al Santa Scolastica di Cassino

Ė una scelta sbagliata, per il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, sospendere i prelievi all’ospedale Santa Scolastica di Cassino per destinare i locali alla vaccinazione anti Covid, senza trovare alternative. “Una decisione che penalizza particolarmente le persone anziane – sostiene l’esponente della Lega – che hanno comunque la necessità di effettuare le analisi del sangue in prossimità del luogo di residenza e l’urgenza di avere entro breve termine i risultati degli esami”. La sospensione è stata formalizzata con una nota del direttore sanitario del complesso il 18 gennaio scorso e da allora, non sono state trovate alternative in grado di sopperire alle necessità dei cittadini. “Per continuare un’attività, pur importante come quella vaccinale, si decide di penalizzarne un’altra, ugualmente importante, come quella dei prelievi – attacca il consigliere – sarebbe stato più funzionale, dal punto di vista organizzativo oltre che in ordine al buon senso, continuare l’attività dei prelievi in altri locali, o in alternativa, in altre strutture sicuramente disponibili nella città di Cassino”. Un problema che si è posto fin dall’inizio della pandemia, quello del reperimento degli spazi da destinare a questa improvvisa emergenza, tema complesso in tutti gli ospedali del Lazio, strutture che hanno visto interi reparti dedicati alle specialità mediche, tramutarsi in posti per pazienti Covid, con grave squilibrio dell’assistenza. Non è un caso se da più parti, si è parlato di “scomparsa delle altre patologie”, per segnalare la carenza di organizzazione e di indicazioni precise sulla ricollocazione di assistiti che comunque non possono essere di punto in bianco abbandonati. Sul tema, Ciacciarelli dichiara di aver “interrogato Zingaretti per conoscere le decisioni della Regione Lazio su quando intenda ripristinare al più presto le attività dei prelievi al Santa Scolastica”.

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