Sostegni bis, più risorse alla sicurezza sul lavoro



Tra le numerose disposizioni che riguardano la sanità, previste nel decreto legge “Sostegni bis”, approvato oggi 20 maggio in Consiglio dei ministri, spiccano le misure attinenti alla sicurezza sul lavoro, un tema che negli ultimi giorni ha riempito le cronache con alcune tragiche morti. In primo piano la volontà di potenziare le attività di prevenzione sull’intero territorio nazionale e di rafforzare i servizi erogati dai dipartimenti dedicati al controllo della sicurezza negli ambienti e luoghi di lavoro. Si prevedono assunzioni in deroga ai limiti imposti da piani di rientro dal deficit sanitario, in vigore in alcune regioni, con il reclutamento straordinario di medici e tecnici della prevenzione. La novità è costituita dalla certezza del rapporto di lavoro, non si tratta infatti di contratti a tempo determinato ma della immissione diretta nei ruoli sanitari regionali a tempo indeterminato. Una rivoluzione nella sanità, specie nel settore in oggetto, che da sempre ha goduto di percentuali scarsissime nel riparto dei fondi, con grave nocumento sui controlli ispettivi e le conseguenze sotto gli occhi di tutti, culminate con gravi incidenti purtroppo anche mortali. A tal fine, per provvedere alle procedure di assunzione viene autorizzata la spesa complessiva di 3 milioni 400mila euro per l’anno in corso e di 10 milioni per il 2022. “Nel nuovo decreto Sostegni bis – ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza – abbiamo previsto l’assunzione a tempo indeterminato di una prima quota di medici e tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro. È un segnale giusto proprio oggi nel giorno in cui ricorre il cinquantunesimo anniversario dello Statuto dei Lavoratori, una delle norme più importanti del nostro Paese”.

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