Spallanzani, l’Ebola e tanto altro
Con un decreto del presidente Zingaretti, l’Istituto Spallanzani modifica il suo status. L’ospedale di via Portuense è stato infatti riconosciuto “Servizio regionale di epidemiologia, sorveglianza e controllo per le malattie infettive” (Seresmi), oltre ad essere “struttura di riferimento internazionale nella lotta al virus Ebola”. Da tempo la struttura di ricovero e cura sta attraversando una fase di riorganizzazione importante e il 18 settembre ha ricevuto la visita del presidente della Regione Lazio, cui sono state illustrate le attività in corso da Valerio Fabio Alberti, commissario straordinario degli Irccs Regina Elena, San Gallicano e ora Lazzaro Spallanzani e dal direttore scientifico Giuseppe Ippolito. Presente alla visita anche il coordinatore della Cabina di regia del Servizio sanitario regionale, Alessio D’Amato. “Lo Spallanzani è una di quelle strutture su cui dobbiamo e vogliamo scommettere, – ha commentato Zingaretti – è già ora un centro di livello internazionale e ad agosto, l’Oms ha chiesto al governo italiano di poterlo inserire nella rete internazionale di contrasto a Ebola, dando all’istituto un altro riconoscimento importante che lo farebbe diventare un polo di eccellenza in Europa. Questa struttura – ha aggiunto – è inserita in un progetto di rilancio che sta già dando risultati, mi auguro che la nostra politica abbia il conforto del governo e che, nelle prossime ore, Palazzo Chigi possa rispondere alle sollecitazioni dell’Oms. Noi come Regione siamo pronti a sostenere lo Spallanzani anche in questo, perché per noi è un orgoglio e va tutelato, e se inserito in un sistema efficiente potrà davvero diventare un’eccellenza mondiale”. Quanto alla fase di riorganizzazione che l’istituto sta attraversando, secondo il commissario straordinario degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani Valerio Fabio Alberti, “l’operazione di accorpamento con lo Spallanzani, può essere foriera di grandi risultati e di sviluppo di realtà che già hanno una grande tradizione, ma che ora possono avere la possibilità di rilanciarsi in avanti”. Alberti ha quindi sottolineato che “lo Spallanzani è una struttura unica in tutto il Paese che ha più anime: una locale, in quanto trattiamo pazienti di quest’area, una che serve la città di Roma e la Regione Lazio e infine ha un livello nazionale ed uno internazionale. Abbiamo in carico circa 15 mila pazienti, tra ambulatori protetti e ambulatori domiciliari per questo, ci riconfermiamo come presidio indispensabile per il contrasto alle malattie infettive: Aids,Tbc e Malaria”.