Ssn, Giuliano: “situazione da ‘chiuso per ferie’”
Il segretario nazionale Ugl Salute torna a chiedere il potenziamento degli organici
Sanità e ferie d’estate: le attività ambulatoriali negli ospedali diminuiscono nel 52,7% dei casi e chiudono del tutto in un altro 15,1%. In queste condizioni, nei presidi di assistenza si potrebbe affiggere senza problemi il cartello “chiuso per ferie”. Ė un’ironia amara quella adottata dal segretario nazionale Ugl Salute Gianluca Giuliano, che torna sul tasto dolente della carenza di personale del Servizio sanitario nazionale, che si acuisce nel periodo del sacrosanto congedo per vacanze, creando dei veri e propri vuoti in organico. “Verrebbe da dire: non ammalatevi d’estate, non richiedete visite o assistenza in questi mesi – tuona Giuliano – e la colpa, val bene evidenziarlo, non può essere addossata ai medici o agli operatori sanitari. Le carenze degli organici sono una zavorra che da troppi anni porta ancora più a fondo il nostro Servizio sanitario nazionale nel periodo estivo” aggiunge Giuliano, sottolineando l’opportunità di ferie necessarie “per chi si sobbarca carichi di lavoro difficilmente sopportabili, con turni che si succedono senza soluzione di continuità. Atto dovuto di cui chi finisce per pagare il prezzo più alto sono i cittadini”. Superfluo sottolineare l’accrescersi della frustrazione degli assistiti, unita alle difficoltà degli operatori rimasti in servizio, situazione che alimenta il clima di insoddisfazione, che spesso sfocia in ingiustificati episodi di violenza fisica o verbale. E a farne le spese è chi presta, tra enormi difficoltà, un servizio dedicato ai cittadini. “Siamo di fronte ad un’emergenza senza fine che non troverà soluzione al termine del periodo estivo – conclude il sindacalista – perché pronto soccorso, reparti di degenza e ambulatori continueranno a essere sguarniti di personale”. Unica soluzione, divenuta ormai una chimera, sarebbe il potenziamento degli organici e la valorizzazione delle professioni, richiesta che Giuliano non si stanca di avanzare ormai da mesi, anzi da anni.