Stop a fumo, smog e… salvi i bronchi
Il 19 novembre scorso si è celebrata la XIII Giornata mondiale della Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattia che colpisce lentamente bronchi e polmoni. Spesso i sintomi sono sottostimati e la diagnosi arriva in ritardo.
Questa patologia colpisce 210 milioni di persone nel mondo ed è la terza causa di morte, dopo ictus e cardiopatia. Sebbene in Italia sia notevolmente sotto-diagnosticata, si stima che ne soffrano circa 1.200.000 persone oltre i 55 anni, circa il 6% della popolazione di cui circa 600.000 in ossigenoterapia. A Roma, per sensibilizzare organi di stampa e cittadini, l’Associazione italiana pazienti Bpco ha promosso un convegno in cui si è fatto il punto sulla patologia e si è focalizzata l’attenzione sull’opportunità di un lavoro sempre più integrato e sinergico tra associazioni, operatori sanitari e istituzioni.
Soprattutto, occorre limitare i danni costituiti dall’inquinamento atmosferico e domestico, insieme al fumo di tabacco, e l’esposizione professionale a sostanze irritanti, che rappresentano i principali fattori di rischio della malattia.