Non solo San Gennaro e Napoli. Ancora una volta il prodigio si è compiuto anche nel Lazio: nella Collegiata gotico-cistercense di Santa Maria di Amaseno, il sangue di San Lorenzo contenuto nella piccola ampolla si è sciolto, al cospetto dei tantissimi fedeli accorsi ad assistere all’evento. Ė stato il parroco della Collegiata che conserva le reliquie del Santo, Don Italo Cardarilli, a dare l’annuncio domenica 6 agosto e il giorno 9, sono state le autorità civili a rendere il proprio omaggio, tra cui il sindaco Ernesto Gerardi, i consiglieri comunali Gianni Zomparelli e Vittorio De Lellis. Per l’occasione, ha partecipato l’assessore regionale all’Urbanistica e Politiche del mare Pasquale Ciacciarelli, che oltre al profondo valore storico e religioso della tradizione legata a Lorenzo patrono di Amaseno – che fino al 1872 si chiamava San Lorenzo in Campagna – ha evidenziato le potenzialità produttive ed economiche del territorio, per la presenza di numerose aziende e cooperative agricole, che constano di 14mila capi di bestiame per 250 aziende. Specialità locale, la mozzarella di bufala campana, per cui l’area rientra nella zona Dop (Denominazione di origine protetta) e ogni anno nel piccolo centro a luglio si tiene la festa che celebra questa prelibatezza, unita alla esaltazione dell’agricoltura, vera risorsa del territorio. Una zona che nella prima metà del Novecento ha combattuto in varie riprese con le epidemie di malaria. Nel 1925, a causa della palude del bacino di impluvio della valle di Amaseno, esplose il contagio che vide colpiti in modo grave 2.800 abitanti sui 3.000 residenti. Analogo episodio nel dopoguerra, con una prima ondata endemica causata da Plasmodium virax mentre la seconda, più grave, fu provocata da Plasmodium falciparum. Fortunatamente da decenni, la patologia è stata completamente debellata e ora il Comune del frusinate – che fino al 1927 era provincia di Roma – è proiettato verso una rigenerazione urbana che si fonda sulla legge regionale numero 7 del 2017, completamente rielaborata e semplificata, grazie alle proposte dell’assessore Ciacciarelli, impegnato nella elaborazione di una normativa urbanistica, che recepisca le istanze collettive. (Nella foto: la Collegiata di Santa Maria)

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