Storie dal territorio: Ceprano rivuole il pronto soccorso
La casa della salute provvede alle cure e arrivano 22 case popolari a canone sociale
Hanno combattuto fino allo stremo per difendere il loro ospedale, presente da 200 anni e oggi trasformato in casa della salute, una struttura che gli abitanti di Ceprano apprezzano ma ritengono insufficiente. Molte negli anni passati sono state le proteste; nemmeno la petizione di quasi 3.000 firme indirizzata alla Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha prodotto risultati. E oggi, a compagine politica mutata, i cittadini hanno avuto il loro riscatto grazie al “Programma di riqualificazione urbana a canone sostenibile” (Pruacs) ottenendo 22 alloggi, grazie all’accordo tra Regione e ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per un importo complessivo di 554.390 euro, esteso anche al Comune di Vallerano, che con 394.228 euro ha avuto 10 alloggi a canone concordato. Un programma bloccato fino a poco tempo fa, che l’assessorato alle Politiche abitative della Regione Lazio ha reso effettivo con una integrazione al finanziamento iniziale. “Il programma dimostra l’attenzione posta dalla nuova giunta regionale al tema”, ha dichiarato in una nota l’assessore regionale all’emergenza abitativa Pasquale Ciacciarelli. Per la sanità, al contrario, non ci sono novità. L’assistenza per i residenti è principalmente indirizzata alla presa in carico delle cronicità ma non mancano servizi per la salute mentale, il consultorio familiare e pediatrico, il centro di assistenza domiciliare, il servizio di riabilitazione clinica, la fisiatria e il servizio di ecografia. A questi si affianca un poliambulatorio in cui è possibile prenotare visite specialistiche nelle branche di: Allergologia, Angiologia, Cardiologia, Diabetologia, Endocrinologia, Fisiatria, Neurologia, Otorino, Ortopedia, Oculistica, Odontoiatria, Pneumologia, Urologia e che riscuote grande consenso tra i cittadini, che considerano la struttura come un piccolo ospedale. Ė sempre forte però il disappunto per la soppressione del pronto soccorso operante nelle 24 ore. Un servizio la cui mancanza penalizza fortemente il bacino di utenza della città del frusinate e dintorni. Un centro che è stato protagonista di innumerevoli vicende storiche, crocevia di popoli ed eserciti ma sempre fedele alla Santa Sede che difese in ogni circostanza, tanto da ottenere da Papa Pio IX il 4 agosto 1863 il titolo di Città. Così come per gli eventi vissuti durante la seconda Guerra mondiale, il 18 gennaio 2005, Ceprano ottenne l’onorificenza di Medaglia d’argento al merito civile. (Nella foto: l’ex ospedale Ferrari nel 1905)