Studio e registro: la Asl Roma F contro i tumori
I risultati sono attesi fra tre anni ma l’indagine rivolta a un gruppo di residenti è stata accolta con grande favore a Civitavecchia. Affianca tale studio, denominato AbC – Ambiente e biomarcatori a Civitavecchia – l’istituzione di un registro tumori, attesa da vari anni e finalmente diventata realtà. Diventa così più incisiva la lotta alle neoplasie di cui il territorio di Civitavecchia sembra avere il triste primato. Presentati martedì 29 maggio, il registro e l’indagine su un campione rappresentativo di 740 persone tra i 35 e i 69 anni – in tutto dovrebbero diventare 1200 – hanno goduto dell’apporto di istituzioni vicine e attente ai bisogni della collettività: l’Autorità portuale, che ha finanziato lo studio Abc e la fondazione Ca.ri.civ (Cassa di Risparmio di Civitavecchia) che ha organizzato il convegno e non è nuova a iniziative filantropiche in aiuto della popolazione residente come, ad esempio, il contributo per la ristrutturazione di alcuni padiglioni dell’ospedale San Paolo. Lo studio sarà curato da esperti del dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio mentre la cura del registro sarà affidata a un team guidato dal dottor Mauro Mocci. Entrambi gli strumenti per contrastare i tumori sono ritenuti dal direttore della Asl Giuseppe Quintavalle “elementi fondamentali per calibrare le politiche sanitarie e promuovere la prevenzione”. In realtà il territorio della cittadina del litorale è oggetto di attenzione dagli anni Ottanta. Fin da allora il dipartimento di Epidemiologia ha analizzato lo stato di salute dei residenti: nel 1989 i lavoratori della centrale Enel e tra il 1992 – 94 i bambini di Civitavecchia e della provincia di Viterbo per valutarne le affezioni respiratorie. L’area è ritenuta infatti ad “alta complessità ambientale” in quanto su di essa gravano diversi fattori inquinanti, rivelati dagli studi condotti dagli anni Ottanta in poi. Fino al primo decennio del 2000 è stato evidenziato nella popolazione locale un quadro di mortalità per tumore superiore alla media: il 20 per cento in più per gli uomini rispetto alla media regionale, di cui il 24 per cento per tumore al polmone e un 26 per cento di problemi all’apparato polmonare, nonché un preoccupante incremento di disturbi respiratori nei bambini. Sette sarebbero le località e le cause incriminate: Torre Valdalica nord e sud, Fiumaretta, cementificio, porto, traffico e combustione biomasse.