Tampone: nel Lazio dal 20 ottobre si prenota on-line

Stop al caos nei drive-in. Dal 20 ottobre il tampone in 4 presidi di Roma si effettuerà previo appuntamento. Collegandosi al sito salutelazio.it, con la cosiddetta ricetta “dematerializzata” – quella bianca rilasciata dal proprio medico di famiglia – e la tessera sanitaria a portata di mano un clic sul computer dovrebbe risolvere i problemi di fila, sovraffollamento, attese estenuanti, come documentato dai media in varie occasioni. C’è un mondo in fermento intorno agli esami anti Covid-19, è il mondo sanitario preso alla sprovvista da quello che si è rivelato un afflusso incontrollato di cittadini bisognosi degli accertamenti necessari a individuare la positività al virus. Testare, tracciare, trattare: la strategia delle tre “T”. Dal mese di marzo l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha dettato le linee guida anti virus attraverso il “contact-tracing”, ossia il tracciamento di quanti più individui potenzialmente infetti sono in circolazione. La Regione Lazio ha recepito le raccomandazioni dell’Oms e ne ha fatto l’elemento centrale della politica sanitaria di lotta al coronavirus. Riportiamo le dichiarazioni raccolte nella conferenza stampa del 15 giugno scorso. “La strategia basata sulle tre “T” si è rivelata un’arma decisiva nella lotta al virus. I test sierologici sono stati sperimentati nelle zone rosse, a partire da Nerola, per poi allargarli all’intera regione”. Ė evidente che non è stato facile fronteggiare i grandi numeri. Così le Asl si sono trovate di fronte a un afflusso incontrollato di cittadini bisognosi del test e ora si capisce, forse con un certo ritardo, che bisogna correre ai ripari. In aiuto della Regione, i medici di medicina generale si stanno organizzando per garantire l’esecuzione dei tamponi rapidi. Si è chiuso il 16 ottobre il termine previsto dal bando per selezionare gli studi in grado di assicurare tale servizio. Sulla stessa linea Federfarma, che in Emilia Romagna ha fatto da apripista; qui dal 20 ottobre le farmacie associate eseguono test rapidi sugli studenti e le loro famiglie mentre Roma si sta preparando ad assicurare lo stesso servizio. C’è una proposta in discussione in conferenza Stato-Regioni affinché le farmacie siano inserite nel cosiddetto “sistema di sorveglianza attiva per i test rapidi”. L’esecuzione di tali test ha avuto una coda polemica in Regione Lazio, dove il consigliere della Lega Pasquale Ciacciarelli rimprovera all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato di non aver preso in considerazione tale proposta da lui avanzata in occasione del Consiglio regionale straordinario della scorsa settimana. “Si poteva utilizzare per tempo la rete capillare delle farmacie del Lazio per effettuare i test sierologici veloci, senza creare file chilometriche di ore. I cittadini del Lazio si sarebbero risparmiati tante inutili perdite di tempo e il servizio sanitario sarebbe stato più efficiente” ha dichiarato il consigliere.
 

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