Tappe in tutta Italia per il sollievo dei bimbi malati
Partito a Milano il “Giro d’Italia” per le cure palliative pediatriche, che stentano a decollare
Domenica 28 maggio 2023: allo spirare del Giro d’Italia fatto di bici, di sponsor, di ciclisti, di gregari e di tanto clamore mediatico, è iniziato un Giro d’Italia molto meno celebrato ma non meno importante. Si tratta della mobilitazione promossa dalla Fondazione Maruzza Lefebvre Onlus, il cui obiettivo è sensibilizzare cittadinanza e istituzioni, sulla necessità di garantire il diritto dei bambini a vivere la propria condizione di malati senza dolore. Ė il “Giro d’Italia delle Cure palliative pediatriche”, terapie previste dalla legge 38 del 2010 che purtroppo, in una sanità gravata da un deficit atavico e da una non perfetta organizzazione, stentano a decollare. Per questo motivo famiglie, medici e volontari si sono ritrovati il 28 in piazza Duomo a Milano, per una pedalata simbolica con centinaia di palloncini bianchi, per sollevare l’attenzione della collettività sull’importanza di tale percorso assistenziale. La data scelta coincide con la “Giornata del sollievo”, per questo all’iniziativa hanno aderito le Associazioni Vidas e Fondazione De Marchi, da tempo impegnate nel sostegno ai pazienti. In Lombardia i minori che necessiterebbero di cure palliative sono 4.200 di cui circa 1.800 con bisogni complessi ma sono stime al ribasso. Secondo le rilevazioni più recenti, in Italia dei 35.000 giovanissimi che avrebbero bisogno di queste terapie, solo il 18% le riceve, nonostante le disposizioni normative che ne sanciscono il diritto. Quello di Milano è solo il primo di una serie di eventi che stanno mobilitando numerose associazioni in tutta Italia. L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulla necessità di garantire il diritto a queste terapie, necessarie per ridurre il più possibile la sofferenza e migliorare la qualità della vita, a tutti i piccoli pazienti affetti da malattie croniche e inguaribili. Un tema colpevolmente misconosciuto ma assolutamente imprescindibile per una sanità umana, che tenga conto dei più fragili.