Tar del Lazio: nessun obbligo vaccinale. Regione bocciata
Vaccinazione antinfluenzale non più obbligatoria nel Lazio per gli over 65 e il personale sanitario. Il Tar del Lazio ha rigettato l’ordinanza di Nicola Zingaretti, ribadendo il principio della non ingerenza regionale in una materia tanto delicata. “Volevamo fare una provocazione”, si è giustificato il presidente della Regione e la toppa è peggiore del buco. Gli fa eco l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che precisa: “sapevamo che l’ordinanza aveva degli elementi di difficoltà in quanto sono atti che competono allo Stato. Pensiamo sia utile che il Governo rifletta sull’obbligatorietà. Ci interessa in questa fase somministrare 2 milioni e 400mila dosi che abbiamo già ottenuto”. Incauto acquisto, verrebbe da dire. Nel Lazio, l’ordinanza Z00030, firmata dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, imponeva il vincolo per la stagione 2020-2021 a medici e personale sanitario, sociosanitario di assistenza, oltre che agli ultrasessantacinquenni residenti, prevedendo l’inidoneità temporanea allo svolgimento della mansione lavorativa per chi non avesse ottemperato. La ratio di tale ordinanza si fondava sulla necessità, evidenziata dagli esperti, di individuare tempestivamente i sintomi respiratori dati dall’affezione stagionale da quelli del Covid-19, del tutto analoghi, così da poter formulare più in fretta la diagnosi con le cure del caso ed evitare assembramenti nei pronti soccorsi del territorio, incapaci di reggere la pressione dei pazienti anche al di fuori della stagione influenzale. Il provvedimento regionale ha suscitato vivaci polemiche, in quanto in contrasto con il dettato costituzionale dell’articolo 32 “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Per tale motivo alcune associazioni dei consumatori e di tutela della salute – tra cui il Codacons, Articolo 32, l’Associazione italiana per i diritti del malato – hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro la Z00030, ottenendo una vittoria scontata. Per la generalità dei cittadini quindi, resta il riferimento all’ordinamento nazionale in quanto l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale non esiste in alcuna legge della Repubblica italiana. E alla Regione non resta che avviare campagne di sensibilizzazione, considerato che la “moral suasion” di Zingaretti non ha prodotto effetto alcuno sul legislatore nazionale.