Il Tar del Lazio blocca il decreto del ministero della Salute che fissa le tariffe aggiornate per le nuove cure e prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale, gratuitamente o con il pagamento di un ticket. Slitta l’entrata in vigore del decreto, emanato lo scorso novembre, fissata al 30 dicembre. La sospensione del tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica (Nomenclatore), rispettivamente ferme al 1996 e al 1999 è prevista da un decreto cautelare dei giudici amministrativi che hanno accolto il ricorso proposto da centinaia di strutture e laboratori accreditati, insieme alle maggiori associazioni di categoria. Secondo i ricorrenti, le tariffe fissate dal ministero della Salute non terrebbero conto dell’incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica. L’Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti (Aisi) accoglie con favore la decisione: “Questa sospensione – esordisce in una nota la presidente Karin Saccomanno – rappresenta un riconoscimento delle nostre preoccupazioni riguardo alle nuove tariffe, che rischiavano di compromettere la sostenibilità economica delle strutture sanitarie private accreditate”. Le fa eco Giovanni Onesti, direttore generale Aisi e tesoriere dell’Unione nazionale ambulatori ospedalità privata (Uap), tra i fautori del ricorso insieme a Federanisap e Aiop. “La sanità privata svolge un ruolo fondamentale nel supportare il sistema sanitario nazionale – scrive nel comunicato – garantendo l’erogazione di prestazioni essenziali e contribuendo a ridurre le liste d’attesa. È imprescindibile che le tariffe riconosciute siano congrue e riflettano i costi reali delle prestazioni, per permettere alle strutture di continuare a investire in innovazione e garantire elevati standard qualitativi”. Per questo i vertici Aisi formulano le loro proposte al ministero della Salute, relative alla definizione di tariffe correlate ai reali costi delle prestazioni, a misure di sostegno per le strutture che guardano all’innovazione tecnologica e invocano la istituzione di un tavolo di confronto nel segno della collaborazione, invocando al più presto una convocazione da parte dei vertici di lungotevere Ripa (nella foto).

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