Tecnici sanitari di radiologia medica a congresso. La ventesima edizione dell’assise, che si è svolta a Bologna il 4 e 5 ottobre ha visto quali argomenti al centro del dibattito, alla presenza di oltre mille professionisti provenienti da tutta Italia, la necessità di valorizzare questa figura nell’ambito del sistema sanitario, riconoscendone l’autonomia professionale. Filo conduttore della due giorni, la sfida più alta dei nostri tempi: porre la tecnologia al servizio della centralità della persona. “Non è solo un incontro tecnico e scientifico – ha esordito nella sua relazione introduttiva Oscar Brazzo, presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici sanitari – ma un vero e proprio laboratorio di idee e strategie per chi, come noi, guarda al futuro partendo dalle nostre radici e dalle nostre competenze, con un occhio costantemente rivolto all’innovazione tecnologica, da sempre correlata al nostro agire”. Sul tema della autonomia e della responsabilità professionale, si è soffermata Teresa Calandra (nella foto), presidente della Federazione degli Ordini professionali di tecnici e professionisti sanitari della riabilitazione e prevenzione. “Il futuro sarà determinato dalla capacità e dalla volontà con cui la professione saprà evolversi, consapevole che autonomia e responsabilità sono due dimensioni chiave per garantire qualità di servizi e prestazioni, centrati sui bisogni delle persone e sulle esigenze della società”, ha dichiarato, lasciando poi la parola ai numerosi relatori che hanno messo al centro della discussione l’intelligenza artificiale (IA), i modelli innovativi e la teleradiologia, sottolineando la necessità di rimuovere le barriere normative che rallentano l’adozione di nuove tecnologie nel settore sanitario. Ulteriori temi trattati, l’evoluzione del profilo professionale di questi professionisti, con un particolare focus sull’autonomia decisionale e l’ampliamento delle competenze, che rendano il tecnico di radiologia una figura in grado di prendere decisioni in tempo reale, capace di gestire dati complessi e nuove tecnologie, favorendo una diagnosi precisa e tempestiva, in un contesto in continua evoluzione. “Attraverso la valorizzazione di competenze trasversali, necessarie per gestire le nuove sfide in campo sanitario”, scrive la Federazione in un comunicato, “si può delineare un nuovo paradigma professionale  in cui tecnologia e saperi si fondono per creare un nuovo approccio per far fronte ai bisogni di salute”. Una sfida importante, lanciata in presenza di numerosi rappresentanti istituzionali, di società scientifiche, di autonomie locali, di atenei, del mondo editoriale e di associazioni di tutela dei cittadini. AgenPress

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