Telefono rosso per medici in prima linea
Consulenza telefonica gratuita e in tempo reale, cui potranno rivolgersi tutti gli iscritti all’Ordine dei medici di Roma, così da ricevere indicazioni immediate in tutte quelle situazioni di grave disagio che dovessero verificarsi durante l’esercizio professionale. Ė il più recente strumento di cui si potranno dotare i c.d. “medici in prima linea”, ovvero coloro che, in pronto soccorso o in qualsiasi altro servizio ad “alta intensità conflittuale”, corrono rischi improvvisi e imprevedibili quali minacce, ingiurie, aggressioni fisiche o anche la possibilità di vedersi recapitare avvisi di garanzia da parte dell’autorità giudiziaria. Questo nuovo servizio è il completamento all’assistenza legale gratuita già assicurata ai camici bianchi che siano soggetti a gravi aggressioni verbali e/o fisiche, con la costituzione di parte civile dell’Ordine. Lo ha annunciato il presidente Mario Falconi, nell’assemblea del 23 novembre scorso al San Camillo di Roma, che ha visto la nascita del “Tribunale per i diritti del medico”, sulla falsariga della storica associazione a tutela dei diritti del malato. “Il medico ha paura – ha confessato Falconi – non vogliamo diventare le vittime di un sistema malato ma vogliamo lavorare a tutela dei cittadini”. Secondo il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, tutte queste iniziative, si inseriscono nella volontà di rilanciare il servizio pubblico, restituendo quella serenità nella professione e nell’azione quotidiana che attualmente “in un clima di violenza e aggressività crescente non consentono ai professionisti di prestare la propria opera in modo idoneo. Avevamo annunciato che non saremmo rimasti a guardare passivamente una situazione che va degenerandosi in modo preoccupante – chiosa il presidente dei medici – e che avremmo messo in campo una serie di iniziative istituzionali a tutela della categoria e di supporto ai colleghi in difficoltà. Con il pronto soccorso legale aggiungiamo un altro anello alla catena di difesa e prevenzione, affinché si possa ritrovare un po’ di serenità nel lavoro al servizio della collettività”.